Lombardia

Legale Gambirasio, dna è firma Bossetti

'E' una prova stoica, inossidabile e inconfutabile'

YARA: PM, OLTRE AL DNA INDIZI GRAVI E CONCORDANTI

Redazione Ansa

"Il dna è una prova stoica, inossidabile, inconfutabile, è un macigno: è la firma di Massimo Bossetti al delitto di Yara". Lo ha dichiarato l'avvocato Enrico Pelillo, legale della famiglia Gambirasio, nella sua arringa al processo a carico di Massimo Bossetti, in tribunale a Bergamo. "Non si tratta dunque di un processo indiziario, ma basato su questa, e non solo questa, prova fondamentale", ha aggiunto Pelillo, che ha invitato la corte, quando sarà in camera di consiglio, a evitare ogni condizionamento mediatico attorno al processo.

L'avvocato Pelillo ha chiesto un risarcimento di un milione e 400 mila euro per il papà e la sorella maggiore di Yara. Nel dettaglio, Pelillo ha domandato 983.970 euro per papà Fulvio e 427.260 per la sorella Keba per un totale di 1.411.230 euro e comunque una provvisionale di non meno di 300 mila euro per Fulvio e 150 mila per Keba.

"L'assassino di Yara è una persona scaltra: ha perquisito la vittima, mettendo poi tutti gli oggetti nella tasca destra del giubbotto. E ha sottratto il cellulare, lasciando lì solo batteria e sim card", ha proseguito il legale nella sua arringa. "Noi non abbiamo mai cercato un colpevole, ma il colpevole - ha ribadito - e lo abbiamo fatto a costo di sbattere il naso ovunque. Dopo la scomparsa di Yara anche la sua famiglia è stata oggetto di indagine da parte del pm, che ha fatto bene. Fulvio è stato letteralmente massacrato da certa stampa. Quando poi è stato ritrovato il corpo, tre mesi dopo la scomparsa, sono stato contento per la famiglia, perché peggio di un figlio assassinato c'è solo un figlio scomparso". "In tutto questo periodo - ha aggiunto l'avvocato Pelillo - la famiglia Gambirasio ha vissuto con dolore, riserbo, pudore e dignità".

In aula è presente come sempre l'imputato, che indossa un maglione lilla e ha masticato una gomma americana per tutto il tempo. Presente tra il pubblico anche la sorella Laura. 

   

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