Lombardia

Delitto Macchi, caccia a tracce su corpo

Si cerca eventuale presenza dna di Stefano Binda o altre persone

Redazione Ansa

(ANSA) - VARESE, 2 MAG - Sono stati isolati dai resti di Lidia Macchi, la studentessa di Varese massacrata nel gennaio 1987 con 29 coltellate la cui salma è stata riesumata nelle scorse settimane, unghie, denti, peli e capelli. Reperti sui quali si concentreranno le analisi che verranno affidate dal gip di Varese Anna Giorgetti a un genetista, che dovrà riscontrare l'eventuale presenza di dna di Stefano Binda, l'uomo arrestato lo scorso 15 gennaio con l'accusa di aver violentato e ucciso la ragazza, o di altre persone.
    L'anatomopatologa Cristina Cattaneo - perito nominato dal giudice per le analisi sulla salma - ha esposto una relazione sui primi accertamenti effettuati. Oltre alle unghie e agli altri reperti isolati dai resti, verrà esaminato anche un campione dell'imene della ragazza, sul quale verrà effettuata un'analisi stratigrafica in cerca di tracce biologiche. Per effettuare le analisi, quindi, l'anatomopatologa ha chiesto al gip la nomina di altri due periti: un genetista e anche un tossicologo.
   

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