Lombardia

Caso Uva: assolti carabinieri e agenti

La sorella, continueremo la nostra battaglia

Redazione Ansa

Caso Uva: lunedi' sorella a processo per diffamazione

Salvini, fango su divise. Sorella Cucchi, sentenza terribile

(ANSA) - MILANO, 16 APR - Lucia Uva, sorella di Giuseppe, dopo l'assoluzione "perche' il fatto non sussiste" di due carabinieri e sei poliziotti per la morte del fratello, lunedi' comparira' nuovamente davanti ai giudici di Varese: questa volta, pero', non come parte civile, ma come imputata per diffamazione. La donna e' accusata di aver diffamato carabinieri e poliziotti per alcune frasi scritte sulla sua pagina Facebook e dichiarazioni durante programma televisivo Le Iene. Lunedi' e' prevista la requisitoria del pm di Varese Giulia Troina. L'ex giornalista de Le iene, Maurizio Casciari e l'ex direttore di Italia 1, Luca Tiraboschi, come Lucia Uva accusati di diffamazione, era stati prosciolti dal gup di Varese nel novembre 2014. La donna, invece, aveva chiesto il rito immediato, scegliendo di farsi processare saltando l'udienza preliminare. Giuseppe Uva, gruista di 43 anni, era morto la mattina del 14 giugno del 2008 in ospedale dopo essere stata portato nella caserma dei carabinieri di Varese perche' con un amico, Alberto Biggiogero, entrambi ubriachi, stavano spostando delle transenne per il traffico. I famigliari di Uva hanno sempre sostenuto che l'uomo era morto a causa delle percosse subite ma dalle consulenze mediche era risultato che l'uomo era morto a causa di una patologia cardiaca e dallo stress dovuto dalla concitazione di quei momenti. Poi l'assoluzione da parte dei giudici della Corte d'assise di Varese dei componenti delle forze dell'ordine come chiesto dal procuratore, Daniela Borgonovo, secondo la quale "non ci fu un pestaggio di Giuseppe Uva", perche' "i testimoni che avevano raccontato di percosse o hanno ritrattato, o sono stati smentiti dai fatti". Il procuratore non aveva lesinato critiche ai precedenti inquirenti il cui lavoro era stato caratterizzato da "omissioni e anomalie", come la mancata, tempestiva iscrizione nel Registro degli indagati degli imputati (iscritti nel 2013), mentre la sovraesposizione aveva spostato il processo "da un piano tecnico a uno mediatico". E l'assoluzione delle forze dell'ordine alimenta la polemica politica. Torna sull'argomento il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, che si dice "felice per assoluzione di poliziotti e carabinieri, troppo fango su chi indossa una divisa". Mentre per il senatore Carlo Giovanardi le forze dell'ordine sono vittime del "solito linciaggio". Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, morto dopo essere stato arrestato nel 2009 ritiene "terribile" la sentenza sul caso Uva. "Dai magistrati mi aspetto spiegazioni - afferma -. Mi aspetto che spieghino come possa un cittadino essere trascinato in caserma contro la sua volonta' senza che ve ne siano i legittimi motivi. Mi aspetto che si dica alla sua famiglia ma a tutti noi cosa 'non sussiste'. Non sussiste che il povero Giuseppe sia stato percosso? Non sussiste che il povero Giuseppe al termine di quella notte sia morto senza alcuna spiegazione?".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it