Lombardia

Asilo abolisce festa papà: i genitori, bufera infondata

Polemica a fini politici, esigiamo rispetto dignità bambini

Redazione Ansa

"Sulla scuola di via Toce a Milano si è scatenata una bufera mediatica assolutamente infondata, di natura puramente politica e strumentale e che vede come vittime la scuola stessa e in primis i bambini che la frequentano". Lo scrivono, in una lettera al Corriere della Sera, un gruppo di genitori e rappresentanti della scuola di via Toce, dove quest'anno è stato deciso di non realizzare il tradizionale lavoretto per la festa del papà.

Alcuni giornali - scrivono i genitori - hanno parlato di "abolizione della festa del papà" per non offendere le cosiddette famiglie arcobaleno. Nulla di tutto ciò è vero: la scuola, e in particolare il collegio docenti, ha preso la decisione di non far realizzare ai bambini i regalini per le feste della mamma e del papà già dallo scorso anno scolastico, in segno di attenzione per le famiglie in cui un genitore è morto o assente per varie ragioni". Invece del tradizionale "lavoretto" i bambini faranno quindi un disegno libero per la mamma e per il papà.

"Il tam tam mediatico nato da un'informazione senza fondamento e montato ad arte per fini politici e meramente strumentali sta danneggiando un'intera scuola, i docenti, il dirigente e soprattutto i bambini che ci sono dentro. Riteniamo tutto questo grave e inaccettabile, una battaglia politica - si legge nella lettera - fatta sulla pelle di bambini di 3, 4 e 5 anni". Tanto che questa mattina militanti di Lealtà e Azione si sono presentati di fronte all'asilo con uno striscione con la scritta "tanti auguri papà" e hanno affisso alla cancellata palloncini blu.

I genitori a questo punto chiedono "l'immediato silenzio stampa su una vicenda che non esiste e che, ripetiamo, è stata strumentalizzata a discapito di un gruppo di bambini che non c'entrano nulla con le battaglie politiche di una parte o dell'altra". "Chiediamo che questa bolla mediatica si spenga.  Esigiamo - si chiude la missiva - che la dignità dei nostri bambini sia rispettata". 
   

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