(ANSA) - MILANO, 18 FEB - Si chiama "l'oggetto che non c'è"
il progetto grazie al quale la Fondazione Together To Go (Tog),
che cura gratuitamente 107 bambini con problemi neurologici, ha
prodotto i suoi primi strumenti riabilitativi con stampante 3d.
I nuovi ausili sono più leggeri e sostenibili rispetto a quelli
tradizionali e anche personalizzabili su misura dei bambini
curati nel centro di viale Famagosta a Milano. I primi strumenti
riabilitativi con stampante sono stati creati in collaborazione
con Opendot, un network di progettisti con competenze nelle
nuove tecnologie di fabbricazione digitale. Tog e Opendot
autoproducono prototipi innovativi, personalizzabili,
sostenibili economicamente ed ecologicamente (prodotti con
filamenti biodegradabili di origine naturale) e modulabili a
seconda delle necessità e delle caratteristiche dei bambini.
L'obiettivo è permettere al bambino di raggiungere una maggiore
autonomia, incentivandolo nell'inserimento alla vita sociale
attraverso ausili adatti.
Ausili per bimbi fatti con stampante 3d
Progetto fondazione Together to Go per 107 piccoli centro Milano