Lombardia

Primarie, seconda giornata di voto a Milano

Sfida a 4 tra Balzani, Sala, Majorino e Iannetta

Redazione Ansa

E' in corso la seconda giornata di votazioni per le primarie del centrosinistra a Milano. I seggi - domenica 150 contro i 9 di sabato - sono stati aperti alle 8 e chiuderanno alle 20. Nel primo giorno - contrassegnato dalle polemiche sulla presenza degli immigrati, cinesi in particolare, ai seggi - hanno votato, secondo il Comitato promotore delle consultazioni, 7.750 elettori, dei quali il 4 per cento, quindi poco più di 300, di nazionalità straniera. Dalle 20 di domenica i risultati dello spoglio si potranno conoscere al teatro Elfo Puccini di Milano, dove probabilmente in serata arriverà anche il candidato più votato fra i 4 in corsa: Francesca Balzani, Antonio Iannetta, Pierfrancesco Majorino e Giuseppe Sala.

Intamto sabato si sono registrate le prime code ai 9 seggi allestiti in altrettante zone della città. Ad attendere l'esito delle consultazioni è anche il centrodestra che poi scoprirà le sue carte e, soprattutto, il nome del suo candidato sindaco. Entrambe le giornate della consultazione sono state segnate dalle polemiche sul voto degli immigrati. Ad attaccare è stato il segretario della lega Matteo Salvini, che se l'è presa con l'afflusso di cinesi nei gazebo: "File di cinesi, molti dei quali intervistati dalle tivù non parlano neanche italiano, votano il renziano Sala alle primarie Pd per Milano. Che pena, povera Milano e povera sinistra!" Il Pd ha subito respinto le critiche: il responsabile sicurezza Emanuele Fiano le ha bollate come "irricevibili e disgustose". I cittadini stranieri che hanno votato, sottolinea , sono stati il 4 per cento, e tutti regolarmente residenti a Milano. Anche le associazioni delle varie comunità straniere (ad esempio somali e sudamericani) hanno diffuso una nota congiunta per smentire che ci sia stato "voto di scambio".

Ma anche Beppe Grillo sul suo blog ha ribadito che "le primarie Pd sono taroccate. Il candidato sindaco Pd a Milano non sarà scelto dai milanesi o dai militanti Pd (esistono ancora?) ma da cinesi che sanno a malapena parlare l'italiano. Un #PdMadeInChina". "Hanno sempre da ridire sulle nostre primarie - ha dichiarato il premier Matteo Renzi intervenendo alla scuola politica del Pd -, quelli che mandano cinquanta persone a fare click. Si lamentano delle nostre primarie con migliaia di persone, siamo gli unici ad avere il coraggio a farle, gli altri si mettono a fondo campo e parlano". 

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