(ANSA) - MILANO, 25 GEN - "A mio parere Umberto Bossi doveva essere messo al corrente delle spese e dei costi della sua famiglia, perché, secondo me, ne era assolutamente all'oscuro, e quindi dissi a Belsito che bisognava dirglielo". Lo ha spiegato Nadia Dagrada, ex segretaria ed ex contabile della Lega Nord, testimoniando nel processo milanese a carico del 'Senatur', del figlio Renzo Bossi e dell'ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito per appropriazione indebita per le presunte spese personali con i fondi del partito.
Stando alla deposizione di Dagrada, teste 'chiave' dell'inchiesta che nel 2012 ha travolto Bossi, all'epoca segretario della Lega, e i suoi familiari, Belsito le avrebbe raccontato di "pressioni sempre più forti da parte della moglie di Bossi e della senatrice Rosi Mauro che lo avevano spaventato, anche perché a volte, a suo dire, si era trattato anche di minacce". Le "pressioni", ha chiarito la testimone, erano esercitate per ottenere "pagamenti di spese personali".
Ex segretaria, Bossi all'oscuro spese
Dagrada in processo Milano, 'Belsito mi disse di minacce da lei'