Lombardia

Migranti, bottiglie di urina contro campo profughi di Lecco

Spedizioni a sfondo razzista a Lecco

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Redazione Ansa

Spedizioni a sfondo razzista si sarebbero verificate in questi giorni al campo profughi di Lecco, nella zona del Bione, a sud di un centro sportivo, dove sono state montate le tende per decine di migranti. Si è trattato di azioni in auto di persone che hanno pronunciato insulti razzisti e soprattutto, in più di un'occasione, hanno lanciato anche delle bottiglie riempite con urina. Nelle ultime ore sono arrivati i primi cinque container acquistati dalla fondazione Arca.
   

"C'è sempre qualche malintenzionato che pensa sia giusto passare e proferire insulti contro i profughi e chi li aiuta. Chiaramente accade sempre e solo con le auto in corsa", spiega Massimo Chiodini, il responsabile del campo profughi per conto della Fondazione Arca. "E' dai primi giorni dell'allestimento della tendopoli che qualcuno esprime il suo dissenso in questo modo - aggiunge - La frequenza dipende dagli impegni dei 'simpaticoni' che scorrazzano con le auto. Si va dagli insulti alle bottiglie di urina. Questa forma di protesta è più rara, più spesso passano, insultano e se ne vanno a tutto gas".

I responsabili del campo e i migranti cercano di minimizzare, si sforzano di essere ottimisti anche se questi episodi di intolleranza preoccupano. Resta il fatto che molte realtà locali si prodigano per dare il loro contributo all'ospitalità e in generale la presenza dei profughi non ha creato finora problemi. Anzi, in alcune realtà locali come a Olginate (Lecco) gli abitanti della frazione di Capiate, dove 14 richiedenti asilo sono rimasti per un mese nelle ex scuole, si sono mostrati molto solidali, donando vestiti, cibo e organizzando anche momenti di socializzazione con i migranti.

E' stato ''un atto grave ma isolato" il lancio di oggetti contro i migranti accolti nel campo del Bione a Lecco. E' quanto ha precisato Alberto Sinigallia, il presidente di Fondazione Progetto Arca che gestisce il campo, precisando che "il grave episodio, risalente a tre settimane fa, è isolato e non si è mai più ripetuto". "Siamo presenti da metà agosto al Bione - ha aggiunto Sinigallia in una nota - dove abbiamo riscontrato da subito la grande solidarietà delle associazioni locali di volontari che hanno offerto il loro sostegno, e cominciamo a conoscere bene il territorio e le persone che lo popolano, per cui crediamo che questo evento sia da considerare unico nel suo genere, come la bravata di qualche singolo cittadino". Sinigallia ha ribadito che "lavoriamo ogni giorno, insieme alla Prefettura e agli Enti locali, affinchè questo luogo fornisca un'adeguata accoglienza ai profughi presenti. Per questo abbiamo proposto di installare i container per sostituire le tende, ormai inadeguate per l'arrivo del freddo. Li abbiamo noleggiati e li stiamo predisponendo in queste ore. E, per proteggere ulteriormente i nostri ospiti, l'entrata dei container sarà verso l'interno del campo"

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