Lombardia

'Meno 6' dopo strage a Kabul, a processo

Vilipendio forze armate e imbrattamento per milanese di 26 anni

Redazione Ansa

Due giorni dopo l'attentato di Kabul, in Afghanistan, del settembre 2009 in cui morirono sei militari italiani per l'esplosione di un'autobomba, aveva scritto '- 6' su un cartellone pubblicitario e su un muro nel corso di una manifestazione. Con le accuse di vilipendio alle Forze Armate e imbrattamento, un giovane antagonista è stato mandato a processo con un decreto di citazione diretta a giudizio emesso dalla Procura di Milano.

L'imputato, tra l'altro, nel novembre 2010 era già stato prosciolto dalle stesse accuse con sentenza di non doversi procedere, perché all'epoca non era stata richiesta dalla Procura l'autorizzazione a procedere del Ministero della Giustizia necessaria in un procedimento per il reato di vilipendio alle Forze Armate.

Nei mesi scorsi, invece, l'autorizzazione è stata richiesta ed è arrivata a Milano e la Procura ha, quindi, disposto un nuovo processo a carico dell'antagonista.

Il giovane, Paolo P., milanese di 26 anni, difeso dall'avvocato Eugenio Losco, stando alla nuova imputazione formulata dal pm Alessandro Gobbis, andrà in dibattimento il 13 ottobre davanti alla terza sezione penale.
   

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