Lombardia

Anziani uccisi nel Varesotto, fermato vicino di casa

Per l'omicidio di Martino Ferro e Graziella Campiello

Redazione Ansa

Un "disperato" alla ricerca di denaro, che ha massacrato due anziani nella loro villetta per portare via 100 euro, strangolando una delle vittime dopo aver bevuto un caffè insieme a lei. E' questo il ritratto di Alessandro Lorena, il 28enne fermato ieri dai carabinieri per l'omicidio dei due coniugi Martino Ferro e Graziella Campiello, di 80 e 74 anni, uccisi lunedì scorso nella loro villetta a Venegono Inferiore, in provincia di Varese.

"Mi dispiace, non so perché l'ho fatto", ha detto l'uomo, accusato di duplice omicidio volontario aggravato, durante la confessione resa in caserma. Figlio di vicini di casa, disoccupato dallo scorso novembre, Lorena conosceva bene la coppia, che lo aveva visto crescere e "si fidava ciecamente di lui". Negli ultimi tempi i problemi economici si sarebbero fatti sempre più pressanti, tanto che aveva difficoltà a pagare gli alimenti alla ex moglie, con cui aveva avuto un bambino. Anche per questo avrebbe deciso di tentare una rapina nella casa dei due coniugi.

L'uomo, che viveva a Castiglione Olona, un paese vicino a Venegono Inferiore, secondo le ricostruzioni dei carabinieri lunedì pomeriggio è andato a trovare Martino Ferro, che gli ha regalato alcuni limoni coltivati nel suo orto. Poi è rincasato e, attorno alle 15, è tornato nella villetta armato di una mazzetta da muratore, portando con sé un paio di guanti per non lasciare impronte. Particolari che hanno portato il pm di Varese Massimo Politi a contestare l'aggravante della premeditazione. Ha aggredito quindi il pensionato nel garage adiacente alla casa, colpendolo diverse volte alla testa, senza lasciargli il tempo di chiamare aiuto. Subito dopo è salito al secondo piano della villetta dove ha incontrato Graziella Campiello, che gli ha offerto un caffè, senza sospettare che poco prima l'uomo aveva ucciso il marito. Dopo aver bevuto il caffè Alessandro Lorena all'improvviso si sarebbe scagliato anche contro la donna, sorprendendola alle spalle e strangolandola con un filo elettrico strappato da una lampada che si trovava in casa. Una volta uccisi i coniugi ha frugato nei cassetti, in cerca di denaro, e attorno alle 16 è fuggito portando via solo 100 euro, che ha trovato nel portafogli del pensionato. Si sarebbe trattenuto nella casa, in tutto, per circa un'ora. Il figlio ha scoperto i cadaveri dei genitori 24 ore dopo il delitto, attorno alle 17,30 di martedì. Dopo aver massacrato i pensionati Lorena si è liberato dei guanti, della tazzina e del cucchiaino da caffè, su cui aveva lasciato le impronte, gettandoli in un cestino dei rifiuti. Poi ha nascosto la mazzetta in un campo ed è tornato a casa. Ha dimenticato però di portare via dalla villetta il piattino, che ha lasciato in cucina ancora sporco di caffè. Particolare che ha consentito ai carabinieri di Saronno e Varese di incastrarlo, insieme al racconto di un testimone che lo ha visto passare, lunedì, davanti alla villetta a Venegono Inferiore. Ascoltato ieri come persona informata sui fatti, insieme ad altri conoscenti delle vittime, il 28enne ha raccontato agli investigatori di aver incontrato i due coniugi e di aver bevuto un caffè nella loro casa. I carabinieri si sono però insospettiti per la 'scomparsa' della tazzina e del cucchiaino, e per la presenza di tracce di caffè sul lato sinistro del piattino. Lorena, infatti, è mancino. Interrogato in caserma, l'uomo nel tardo pomeriggio di ieri ha confessato. "Ringrazio le forze dell'ordine, che hanno lavorato con grande professionalità - ha spiegato Dario Ferro, il figlio delle vittime - credevo nella giustizia e oggi ci credo ancora di più".

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