Lombardia

A Milano una donna denuncia: 'Ho perso bimbo per una manganellata'

Procura di Milano ha disposto accertamenti medico-legali.

Redazione Ansa

Saranno effettuati probabilmente a partire dalla settimana prossima gli accertamenti medico-legali disposti dalla Procura di Milano sul caso della donna romena di 37 anni che giovedì notte ha perso il bimbo che portava in grembo e che ha raccontato di essere stata colpita con un manganello martedì scorso durante i tafferugli scoppiati in zona Corvetto, dopo lo sgombero di due centri sociali.

Da quanto si è saputo, il pm di turno, Gianluca Prisco, disporrà a breve l'autopsia sul feto e l'esame istologico, acquisirà ecografie e cartelle cliniche e anche immagini e video relativi alle fasi degli scontri tra occupanti abusivi che manifestavano in via Ravenna e forze dell'ordine. La Procura ribadisce che saranno effettuati tutti gli accertamenti possibili sulla vicenda e il compito di indagare è stato affidato alla polizia locale e al comandante Tullio Mastrangelo. Stamani il difensore che assiste la donna, l'avvocato Eugenio Losco, ha incontrato il pm e anche lui nominerà dei consulenti di parte per seguire gli accertamenti medici. Nel frattempo, da fonti ospedaliere è già emerso ieri che non sarebbero stati trovati segni di lesioni o ecchimosi sul corpo della donna compatibili con un colpo di manganello. La donna, dopo aver detto già martedì scorso davanti alle telecamere di essere stata colpita dalla polizia, non ha poi presentato una denuncia formale all'autorità giudiziaria, ma fonti legali hanno sottolineato che non l'avrebbe fatto perché è un'occupante abusiva.

 

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