Lombardia

Yara: moglie Bossetti, assassino libero

Marita Comi: 'Hanno preso un abbaglio, Massimo è innocente'

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Redazione Ansa

Yara: moglie Bossetti, lui innocente e l'assassino in giro

Marita Comi racconta a Matrix l'inferno dopo l'arresto del muratore

(di Stefano Rottigni)

(ANSA) - MILANO, 9 OTT - Davanti al pm, l'ultima volta, si è avvalsa della facoltà di non rispondere perché non poteva avere accanto a sé un avvocato, ma Marita Comi, moglie di Massimo Bossetti, in carcere da oltre quattro mesi per l'omicidio di Yara Gambirasio, ha deciso di controbattere alle accuse nei confronti del marito durante la trasmissione di Canale 5 'Matrix'. E' convinta che investigatori e inquirenti abbiano "preso un abbaglio", che suo marito sia "innocente" mentre "l'assassino è ancora in giro". Golfino bianco, pantaloni neri, un filo di trucco, confessa di aver perso parecchi chili di peso da quando, quel 16 giugno scorso, le "è crollato il mondo addosso". Marita Comi cerca di dare una spiegazione a quelle "incongruenze", per l'accusa, del marito durante il suo racconto al pm di Bergamo, Letizia Ruggeri. Una difesa, quella di Marita, sulle circostanze che sono contestate al muratore ma sempre in bilico tra risultanze investigative e aspetti privati della vita della coppia, come del resto si è sviluppata questa inchiesta. Bossetti impassibile durante l'arresto? E questo è stato interpretata come una stranezza? "Dalla faccia era sconvolto – racconta Marita -. Lui è muratore, stava gettando la soletta, era nel bitume fresco, non poteva scappare. L'hanno ammanettato subito e gli hanno detto: non parlare, non dir niente, non guardarci in faccia. Era sconvolto, non sapeva dove guardare, non era lui". Quando fu portato in caserma, Bossetti sentì le urla della gente che, fuori, invocava la pena morte. Accadde anche quando fu portato in carcere. "Mi è dispiaciuto per lui che li ha sentiti", ha detto la donna, che ha aggiunto: "Mi ha detto che alcuni carabinieri hanno fatto la foto con il loro telefonino per farsi vedere con il presunto assassino". I carabinieri entrarono in casa e le dissero: "Lo sa che suo marito è Ignoto1?". E cominciò l'inferno. Aveva appena appreso la notizia dell'arresto del presunto assassino e aveva detto a uno dei suoi figli: "Hai sentito che l'hanno preso?". Il giorno prima la coppia era in auto con i tre figli e incappò in un posto di blocco (quello in cui prelevarono il Dna a Bossetti con l'etilometro): "Mi stupì che i carabinieri avessero il mitra e che ripetessero l'etilometro per due volte. Mi stupii anche che la macchinetta non funzionasse". Il biglietto che gli fu trovato in cui aveva annotato dei nomi di ragazze con accanto quelli che sembravano numeri di telefono? Per Bossetti non erano numeri di donne ma un modo di annotarsi pin della carta di credito e altri, nel timore che perdesse il portafogli. ''Ne ho anche io uno uguale scritto da lui", ha detto mostrando il suo. Una vita di coppia "normale", la loro. Massimo non ha mai avuto attenzione per le minorenni: "Se questo fosse accaduto, io avrei pensato prima di tutto a difendere le due bambine''. ''No - ha detto - questa cosa io non l'avrei mai accettata''. Massimo figlio di Giuseppe Guerinoni, padre di Ignoto1 e non di Giovanni Bossetti? Marita Comi crede alla suocera, Ester Arzuffi: "Io le credo, per adesso. Io le credo, anche per rispetto di mio marito, perché è sua madre, io le credo, poi vedremo". "Non lo sapeva nessuno - ha detto la donna nel corso sempre della registrazione di Matrix - nessuno lo sapeva o aveva avuto dei sospetti in famiglia". I due amanti di Marita, la cui testimonianza è stata acquisita nell'inchiesta? "La mia vita privata vorrei che rimanesse privata, ma ormai è diventata pubblica. Risponderei comunque". Il Dna attribuito a suo marito trovato sul corpo di Yara? "Non so spiegarmelo, lui ha detto che perdeva sangue dal naso, e questo è vero".(ANSA).

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