Lombardia

Sparatoria a Milano, 2 morti e un ferito

L'agguato nel quartiere Bruzzano, fermato presunto killer

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 19 SET - L'albanese sospettato di aver ucciso due uomini a Milano, la sera del 18 settembre, è stato bloccato dalla polizia Stradale in un'area di servizio dove avrebbe potuto sparare di nuovo, come ha spiegato la comandante della Stradale di Lodi Patrizia Villano. L'uomo, infatti, è stato riconosciuto da un poliziotto mentre, dopo aver fatto benzina alla Shell dell'area di Servizio di San Zenone al Lambro, era andato nel bar. E' a quel punto che è stato invitato a fornire i documenti ma, come se nessuno gli avesse rivolto la parola, si è portato velocemente alla sua auto, tentando di metterla in moto e provando a raggiungere con la mano destra la pistola, una Beretta 92 semiautomatica con matricola abrasa che gli agenti hanno trovato poco dopo, buttata dietro il sedile del passeggero, e che risulta compatibile con quella che ha sparato a Milano.

L'albanese, Z.K., quarantenne, è alto due metri e molto corpulento. Ad aiutare gli agenti a bloccarlo sono stati anche un automobilista di passaggio, al quale l'uomo ha anche tentato di rubare la vettura dopo che gli agenti lo hanno tirato giù dalla sua, e due camionisti turchi.

Potrebbe esserci una faida per lo spaccio della droga o una vendetta per una lite dietro l' omicidio di un albanese e di un egiziano, e il ferimento di un cugino del primo, avvenuto in un agguato in due tempi. Al momento è stato fermato un pregiudicato albanese, di 38 anni, bloccato dalla Polstrada su una Opel Corsa, che secondo testimoni corrisponderebbe a quella usata dal killer, e con una pistola da guerra calibro 9, lo stesso di quella usata per uccidere.

I carabinieri hanno però precisato che al momento l'uomo è trattenuto solo per porto abusivo di arma. Poco prima delle 21, l'assassino, a bordo di una macchina e che sembra abbia agito senza complici, ha sparato, in piazza Giustino Fortunato zona Bruzzano (alla periferia nord della città) cinque colpi verso Arben Kthella, 41 anni. Raggiunto al torace e alla testa questi è stramazzato a terra. E' riuscito invece a salvarsi il cugino Mondi, stesso cognome, 38 anni, centrato all'addome da un proiettile. Lo straniero è riuscito a fuggire verso i vicini giardinetti: operato durante la notte all'ospedale Fatebenefratelli non è, al momento secondo i medici, in pericolo di vita. Passati meno di una decina di minuti è toccato, in via della Marna, all'egiziano Ibrahim Shalala, 36 anni, colpito al torace da più colpi. Anche per lui niente da fare.

I due albanesi erano già noti per reati contro il patrimonio e non lavoravano, mentre il nordafricano, incensurato, aveva un'occupazione saltuaria. Alcuni residenti hanno fornito particolari utili ai militari e anche le videocamere, le cui riprese sono state subito analizzate, hanno consentito di avere un quadro più chiaro della sparatoria. Immediatamente i carabinieri hanno diramato a tutte le forze dell'ordine una descrizione della macchina. Dopo due ore e mezza dal primo omicidio, una pattuglia della Polstrada ha fermato il presunto assassino nell'area di servizio di San Zenone al Lambro sulla Autosole in direzione di Bologna. L'uomo era al volante proprio della stesso tipo di vettura descritto: alla vista degli agenti - il cui intervento è stato elogiato dai carabinieri in conferenza stampa - ha tentato di scappare e una volta bloccato una calibro 9 è stata trovata sotto il sedile.

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