Lombardia

Yara, Bossetti non era in cantiere il giorno dell'omicidio

Lo confermano le analisi dei tabulati. E il legale spiega: 'Fu detto subito al pm'

Redazione Ansa

(di Stefano Rottigni)

(ANSA) - MILANO, 12 SET - Dai tabulati telefonici emergono elementi che per l'accusa costituiscono seri indizi contro Massimo Bossetti, in carcere ormai da tre mesi per l'omicidio di Yara Gambirasio. Gli stessi elementi che, invece, nella lettura della difesa, sarebbero una sostanziale conferma del racconto del muratore di come abbia trascorso il pomeriggio del 26 novembre del 2010, quando Yara sparì dalla palestra di Brembate di Sopra per poi essere trovata uccisa tre mesi dopo, a causa di colpi d'arma da taglio e per il freddo, in quel campo di Chignolo d'Isola. Agenti dello Sco e carabinieri del Ris stanno lavorando sui tabulati di Bossetti che dimostrerebbero come l'uomo in quel pomeriggio non fosse al cantiere di Palazzago in cui lavorava in quel periodo. E che talvolta si assentasse dal lavoro lo dicono anche dei suoi colleghi. Per Claudio Salvagni, uno dei suoi legali, i tabulati però costituirebbero una "conferma" della versione di Bossetti resa lo scorso agosto durante il secondo interrogatorio col pm Letizia Ruggeri: "Se davvero i tabulati dovessero dimostrare che Bossetti quel pomeriggio non era al cantiere, dove era stato in mattinata, ma altrove - commenta Salvagni che è ancora in attesa dei risultati delle analisi - il suo racconto sarebbe ancor più confermato". Il muratore bergamasco davanti al pm aveva raccontato di essere stato a lavorare nel cantiere di Palazzago in mattinata, di aver fatto quindi controllare il furgone da un meccanico, di essere stato da un falegname, dal suo commercialista e infine di essere tornato a casa. Un percorso che prevedeva il passaggio davanti alla palestra di Brembate di Sopra. Procedono anche le analisi degli investigatori sulle immagini delle telecamere di sorveglianza che, nel pomeriggio del 26 novembre del 2010, ritraggono in zona un furgone simile a quello di Bossetti: è ancora quella fascia catarinfrangente che si trova anche sul Fiat Daily di Bossetti ad attirare l'attenzione. Gli avvocati Claudio Salvagni e Silvia Gazzetti, hanno ripresentato oggi l'istanza di scarcerazione del loro assistito, notificandola anche alla parte offesa, dopo che il gip l'aveva ritenuta inammissibile appunto per via della mancata notifica alla famiglia Gambirasio. Nel frattempo si è saputo che, sempre nell'interrogatorio dell'agosto scorso, davanti al pm, il muratore ha negato con forza di aver avuto un amante. Ha anche preteso di saperne il nome: "Mai avuto alcuna relazione con quella donna", ha risposto in modo secco, così come riguardo i due uomini che hanno raccontato di aver avuto una relazione con sua moglie, Marita Comi: "Non è possibile. Mi fido di lei". (ANSA).

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