Lombardia

Molta gente al funerale di Servello

Messaggio Vittorio Emanuele, presenti Massimo Moratti e La Russa

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 18 AGO -  C'erano il simbolo dell'Msi e il vessillo dell'Inter tenuti da dei portabandiera - vicini a quelli dei bersaglieri e dell'associazione nazionale del Fante -, il 18 agosto al funerale di Franco Servello, l'ex parlamentare e storico esponente del Movimento sociale e poi di An, morto lo scorso 13 agosto a poco meno di 93 anni. Politica e calcio: due delle sue più grandi passioni.

Nonostante il mese di ferie, in molti sono arrivati alla chiesa milanese di Sant'Eufemia per rendergli omaggio: il presidente onorario dell'Inter Massimo Moratti, l'ex ministro Ignazio La Russa, con il fratello Romano, l'assessore regionale Viviana Beccalossi, l'ex sottosegretario Alfredo Mantica, a dir poco commosso, e poi ancora Carlo Fidanza, Cristiana Muscardini, il presidente uscente della Provincia di Milano Guido Podestà, il vicesindaco di Milano, Ada Lucia De Cesaris (Servello è stato consigliere dal 1951 al 1963, oltre che deputato dal '58 al '94 e senatore dal '96 al 2006)), l'assessore al Commercio Franco D'Alfonso, parente dell'ex parlamentare.

Anche Vittorio Emanuele di Savoia, riconoscente per l'impegno di Servello per ''la fine dell'esilio'' e ''il rientro dei sovrani sepolti all'estero'' ha voluto essere vicino alla famiglia, mandando un messaggio letto in chiesa da Stefano Di Martino, ex consigliere comunale di An. Un testo in cui lo ha definito un ''alfiere di libertà'' un ''patriota a cui il nostro Paese deve molto" un esempio che "resta ad indicare la strada dei valori da perseguire nella coerenza e nel coraggio di manifestare le proprie idee''.

Dopo la celebrazione, sulla tomba oltre al cuscino di rose bianche voluto dalla moglie Donatella e dalla famiglia, è stata posata una bandiera tricolore, mentre risuonava alla tromba il Silenzio. Solo un paio di persone hanno accennato a un saluto romano quando la bara è uscita dalla chiesa. Il clima era soprattutto pieno di commozione. ''Non ho mai visto un uomo coraggioso e tenace come lui - ha detto Ignazio La Russa -. Negli anni in cui fare politica era prima di tutto coerenza ma anche coraggio lui ci ha dato la forza di resistere, cosa che a Milano era estremamente difficile''.

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