Lombardia

Sospetto caso di Ebola, ma era malaria

Pronto soccorso chiuso per tre ore, paziente aveva febbre alta

Redazione Ansa

Sospetto caso di Ebola sabato mattina al pronto soccorso di Gallarate, nel Varesotto, ma per fortuna l'uomo portato in ospedale dal 118 con la febbre a 41 non era affetto dal devastante virus, ma era vittima della malaria. Il pronto soccorso è rimasto chiuso per tre ore, dalle 10.30, e tutti i pazienti in attesa allontanati finché i medici non hanno stabilito che l'uomo, arrivato una settimana fa dalla Costa d'Avorio, non era affetto da Ebola.
   

E' stato il 118 a segnalare come caso sospetto di Ebola quello dell'uomo che è stato poi portato al pronto soccorso di Gallarate. Il malato, originario della Costa d'Avorio, era affetto da ipertermia, con la febbre a 41, ma i medici hanno accertato che non era causata da Ebola bensì da una riacutizzazione della malaria. Per questo il paziente è stato trasferito al reparto infettivi dell'ospedale di Busto Arsizio, sempre nel Varesotto. Quando è arrivata la chiamata del 118, intorno alle 10.30 di questa mattina, i medici del pronto soccorso hanno subito adottato i protocolli del caso, allontanando i pazienti in attesa: i meno gravi, i codici bianchi e verdi, sono stati dirottati al pronto soccorso di Somma Lombardo, gli altri ai vari reparti dell'ospedale Sant'Antonio. Per gestire la situazione in sicurezza - come raccontano dalla stessa struttura sanitaria - il personale medico ha seguito a sua volta i protocolli previsti. Intorno alle 13.30 la situazione era risolta e il pronto soccorso ha riaperto al pubblico, ma i telefoni dell'ospedale hanno continuato a suonare tutto il giorno, con i cittadini allarmati per quanto successo e in cerca di rassicurazioni.

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