Lombardia

Giornata di insulti e polemiche sul web

Volontari, aiutavano i profughi anche alla stazione di Milano

Redazione Ansa

(di Fabrizio Cassinelli) (ANSA) - MILANO, 7 AGO - E' polemica, sul web, per una serie di commenti negativi sul ruolo delle due giovani cooperanti rapite in Siria, Vanessa Marzullo, di Brembate (Bergamo) e Greta Ramelli, di Besozzo (Varese), e sull'opportunità di questo genere di volontariato in zone di guerra. Proprio mentre, su internet, altri volontari, a Milano, ricordavano l'impegno delle due ragazze nella prima fase della cosiddetta 'emergenza profughi', altri postavano frasi anche volgari o impietose tipo "speriamo che ci pensino quelli dell'Isis" o "io le riporterei indietro a calci nel c...". Su Facebook e su Twitter c'è anche chi prende posizione in modo più moderato, sottolineando l'avventatezza di chi opera in certi pericolosi contesti, e c'è chi stigmatizza questi commenti ritenendoli "vergognosi". Tutto ruota intorno a due quotidiani che oggi hanno criticato aspramente il ruolo delle ragazze rapite. "Adesso abbiamo altre incoscienti da salvare", dice uno, parafrasando quanto scritto su un giornale. E un altro: "Ma basta mandare queste persone a farsi rapire! Poi dobbiamo pagare noi riscatti milionari". "Vergogna - risponde un volontario - le zoccole siliconate vanno meglio come modello rispetto a chi aiuta la gente". Gli fa eco un 'amico' di Fb: "Il ragionamento sottende un'altra tesi: dedicare il proprio tempo agli stranieri è sciocco e pericoloso. Come tutti i volontari che ogni giorno vanno alla Centrale, ad occuparsi dei profughi siriani o degli eritrei in transito verso il Nord". E proprio a questo si erano dedicate, con passione e sin dalla prima ora (la macchina del Comune si è poi messa in moto in modo efficiente ma in un secondo tempo, quando i numeri sono diventati rilevanti) Greta e Vanessa. Venivano a Milano a dare una mano ai primi profughi, quelli che arrivavano alla spicciolata. "Non c'era ancora il Comune, non c'erano le associazioni - racconta un amico - ma loro c'erano già". "Vero, erano sempre in prima fila", aggiunge un altro. "Prima dell'ottobre 2013 non c'era tanta gente, e soprattutto non si fermava - racconta un volontario - ma c'era bisogno di dare indicazioni, di tradurre, di dare una mano per bambini anziani.
    Ecco, loro c'erano". Sul caso è intervenuto, sul suo profilo Facebook, anche l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino: "Greta e Vanessa. Mi han detto diverse persone che mesi fa ci avevano dato una mano in Centrale, come volontarie. Dedichiamo loro i nostri pensieri e incrociamo le dita".(ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it