Lombardia

Yara: al vaglio tracce rilevate su veicoli di Bossetti

Trovati anche peli e capelli ora analizzati dai Ris

Redazione Ansa

Si stanno concentrando su delle tracce rilevate con il 'Luminol' le analisi dei carabinieri del Ris di Parma, che nei giorni scorsi hanno sottoposto ad attenti rilievi i veicoli che erano in uso a Massimo Bossetti, in carcere a Bergamo con l'accusa di aver ucciso Yara Gambirasio. In alcuni punti all'interno dei due veicoli del muratore di Mapello i rilievi avrebbero fatto emergere delle reazioni al 'Luminol' che ora sono da valutare. Oggi, dopo due giorni di rilievi, infatti, sono così iniziate le analisi di laboratorio per capire se quanto riscontrato sia sangue o materiale di altro genere. All'interno della Volvo V40 e del furgone Iveco Daily i carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche hanno anche trovato peli e capelli, che sono stati a loro volta repertati.

Il 'Luminol' è stato utilizzato invece di notte, in modo da permettere a questo particolare composto chimico di far emergere delle tracce di sangue che sarebbero impossibile da vedere a occhio nudo. Nelle prossime ore i tecnici dell'Arma dovranno stabilire se quelle macchie siano o meno sangue. E, in caso affermativo, a chi appartengano. Allo stesso Bossetti? A un'altra persona? Forse a Yara? A contatto con il ferro contenuto nell'emoglobina, il 'Luminol' reagisce assumendo per qualche istante una particolare colorazione bluastra, che può anche essere fotografata. In quello stesso punto può poi essere prelevato il campione da analizzare.

L'attenzione è comunque massima in questa fase scientifica delle indagini, anche per evitare di incappare nei cosiddetti 'falsi positivi': può infatti capitare, come per ogni altra reazione chimica, che il 'Luminol' possa reagire anche entrando a contatto con particelle che non hanno nulla a che vedere con il sangue. Per questo, accanto all' attività di indagine sui mezzi, assume particolare importanza anche il lavoro di analisi di laboratorio. Si tratta comunque di accertamenti irripetibili, che la procura di Bergamo ha disposto venissero effettuati anche alla presenza dei periti di parte: quelli dell'accusa e quelli della difesa, che hanno potuto assistere in prima persona agli accertamenti. Gli esiti si avranno nei prossimi giorni e Giorgio Portera, il genetista della famiglia di Yara, getta acqua sul fuoco e spiega: è ''prematuro'' parlare di risultati sulle tracce, così come è "prematuro e non corretto" parlare di eventuali complici perché questa, "al momento è solo un'ipotesi e non si può trattarla come qualcosa di confermato''. Le indagini scientifiche e classiche, ha aggiunto, "chiariranno anche questo aspetto". 
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it