Lombardia

Yara, gip e pm in carcere per interrogatorio Bossetti

Stamani Bossetti viene nuovamente sentito in carcere per l'interrogatorio di convalida. La comparazione tra il suo Dna e quello del padre ha evidenziato che non c'e' compatibilità tra i due profili.

Redazione Ansa

Il gip Ezia Maccora e il pm Letizia Ruggeri sono giunte in carcere a Bergamo per l'interrogatorio di Giuseppe Bossetti, il muratore di 44 anni fermato lunedì scorso per l'omicidio della 13enne Yara Gambirasio. Si tratta dell'interrogatorio di convalida del fermo. L'uomo per 2 volte, nei giorni scorsi, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al pm. L'esame della comparazione tra il Dna di Giovanni Bossetti e quello del figlio legittimo Massimo Giuseppe Bossetti ha evidenziato che non c'e' compatibilità tra i due profili genetici e che quindi l'uomo accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio non è il figlio naturale del primo.

Slitta interrogatorio convalida del fermo
Slitta l'interrogatorio per la convalida del fermo davanti al gip Ezia Maccora la quale, in vista dell'udienza, avrebbe chiesto ulteriori accertamenti alla Procura. Fra gli accertamenti che il gip sarebbe intenzionata a chiedere al pm in funzione dell'udienza di convalida vi sarebbe anche un prelievo del Dna del padre legittimo di Bossetti. Questo per fugare ogni dubbio sul fatto che, come invece è stato rivelato dagli esami del Dna, il padre non sia Giuseppe Guerinoni, l'autista di autobus scomparso nel 1999 e che, secondo i risultati scientifici, sarebbe appunto il padre di Bossetti.

Al vaglio le frequentazioni
Intanto le forze dell'ordine sono al lavoro per ricostruire le frequentazioni dell'uomo fermato, attorno alla villetta dove la giovane viveva con la famiglia. Questa mattina, diversi agenti si sono presentati nel paese dei Gambirasio e hanno ripercorso il tragitto che va dalla palestra di via Locatelli, dove Yara è stata vista l'ultima volta, e la sua abitazione in via Rampinelli. Sono stati al solarium Oltreoceano, dove i proprietari hanno raccontato di aver avuto Bossetti come cliente diversi anni fa. Sono stati al Loto caffè, un altro esercizio che dista poche centinaia di metri da casa Gambirasio. Anche qui Bossetti, secondo quanto hanno riferito dei clienti, veniva spesso. ''È una faccia conosciuta - dice oggi la titolare del bar -, ma niente di più. Di qui passa tanta gente, quando abbiamo visto la sua foto sul giornale, però, l'abbiamo riconosciuto''.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it