Lombardia

Grillo, è in corso una rapina, pm fermateli

Contro-conferenza leader M5S a Milano, "Renzi racconta frottole"

Redazione Ansa

(dell'inviato Teodoro Fulgione) (ANSA) - MILANO, 13 MAG - Beppe Grillo arriva nel pomeriggio a Milano, dopo che per tutta la giornata si erano rincorse le voci di un suo blitz durante la conferenza stampa del mattino di Matteo Renzi al Palazzo dell'Expo. Il leader M5S desiste all'ultimo dal proposito di una sfida "vis-a-vis", forse per evitare di alzare i toni della campagna elettorale. Eppure, nella sua conferenza stampa Grillo non risparmia critiche durissime a Renzi, al Pd e a Silvio Berlusconi. Il terreno di battaglia è l'Expo milanese. Per l'ex comico genovese "va fermata" perché "è in corso una rapina" ai danni dei cittadini. "Vanno presi i leader politici, e sappiamo chi sono, e non quei quattro poveretti che vengono corrotti per 15 mila euro di tangenti", urla nel corso di un incontro con la stampa. Ad ascoltarlo ci sono decine di cronisti, fotografi e cameraman in una cornice surreale: "Le banque", una storica e modaiola discoteca milanese, in pieno centro, a pochi passi da piazza Cordusio, il salotto della finanza italiana.
    Grillo viene a dire che l'Expo non va fatto. "È un sistema fatto per far girare i soldi, con preventivi super gonfiati", spiega. E chiama in causa la procura meneghina. "Adesso la magistratura si sta muovendo perché sa che c'è una forza politica importante, forse la prima del Paese, che non gli va contro - rivendica ricordando l'Expo Tour di inizio anno - Ecco perché sono intervenuti dopo che siamo andati noi nei cantieri".
    "La magistratura blocchi l'Expo", tuona. Lo scandalo della corruzione, secondo il leader cinquestelle coinvolge "tutti i partiti" ("Per par condicio - scherza - dovrebbero far arrestare anche noi) ma ci sono responsabilità a sinistra. "C'è una peste rossa in giro per l'Italia". La nomina di Cantone non la comprende. "E' un ruolo che non riesco a capire - sottolinea con un gioco di parole - E' il supercommissario del commissario che va a sostituire un commissario. Ci vuole uno psichiatra".
    Grillo evita di parlare di Renzi. Ma solo per un po'. Lamenta che "poi i titoli dei giornali saranno tutti su Grillo contro Renzi", ma dopo pochi minuti non si trattiene. Lo scontro, saltato al mattino, è soltanto differito. "Renzi dice che ci mette la faccia, ma gli italiani ci mettono il culo", afferma.
    Poi definisce il premier "l'ebetino": "Lo si capisce dal volto chi è Renzi - afferma - Possibile che non capiate che c'è una differenza tra un bamboccio ed un uomo?". "L'ebitino - insiste - raccolta frottole, frottole e frottole".
    Poi tocca ai cronisti fare le domande. Gli viene chiesto come mai abbia scelto di andare da Bruno Vespa. "Non è un talk show - sottolinea - Ma un faccia a faccia con un giornalista. Vado lì per rivolgermi a quella gente che ha un pregiudizio su di me e dirgli che non sono né un violento né un esagitato".
    L'obiettivo sono le Europee. Grillo attacca il candidato del Pse alla presidenza della Commissione Ue Martin Schulz che "si permette di fare campagna elettorale per il Pd in Italia con i soldi del Parlamento europeo". Infine, avvisa: Se il M5S dovesse vincere le Europee, "non voglio lanciare nulla, altrimenti mi accusa di attentato alla sicurezza popolare" ma "io andrò a Roma a fare una gita: se qualcuno vuole venire, viene. Magari saremo un milione" e chiederemo le elezioni a Napolitano. "Ma loro non mollano - conclude - Portatevi da mangiare". (ANSA).
   

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