Liguria

25 Aprile: Piana, insieme si esce da ogni oscurità

Seduta solenne per celebrare la Liberazione in streaming

Redazione Ansa

 "Alla fine della guerra, sicuramente poveri, spesso con più fame che risorse, in moltissimi senza lavoro, gli italiani si ritrovarono ad abbracciarsi tra le macerie delle proprie case, animati dalla gioia profonda della riconquistata libertà, un sentimento che anima ancora questa ricorrenza fondativa del nostro vivere civile. A noi tutti desidero ricordare in questi giorni tanto difficili, che non esiste oscurità da cui insieme non si possa uscire". Lo evidenzia il presidente del Consiglio regionale della Liguria Alessandro Piana durante la seduta solenne per il 75/mo anniversario della Liberazione, per la prima volta in videoconferenza a causa dell'epidemia di coronavirus.
    "Calati in un presente in cui un nemico insidioso prodotto dalle stesse attività umane si rivolta contro l'umanità, una pandemia che pare stia infliggendo al nostro Paese una ferita che ricorda i danni del 1929 e del 2008, - commenta il professore ordinario di Storia contemporanea all'Università di Siena Nicola Labanca, oratore ufficiale della cerimonia - tornare a guardare chi in tempi tragici alzò lo sguardo e guardò lontano con una visione sforzandosi di condividerla con altri, che non la pensavano come lei o lui, non è inutile. E' l'operazione più profonda di una comunità che con la Resistenza seppe unirsi e fronteggiare il nemico con spirito di unità nazionale senza cancellare le differenze e superando i nazionalismi estremi".
    "L'insurrezione di Genova, fu una delle tre insurrezioni più importanti del Paese insieme a Torino e Milano", ripercorre Labanca l'epilogo dell'aprile 1945 ricordando che "se un operaio toscano comunista presidente del CLN della Liguria come Remo Scappini la sera del 25 aprile a villa Migone a Genova incassa il documento di resa dal comandante delle truppe tedesche Gunther Meinhold, a dare ai genovesi e agli italiani la notizia via radio che Genova insorta è libera fu un cattolico come Paolo Emilio Taviani confermando insomma la tenuta e la forza del tessuto unitario della Resistenza". (ANSA).
   

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