Liguria

Videosorveglianza in strutture sociosanitarie dal gennaio 2019

Approvazione all'unanimità in Consiglio regionale. L'intervento di Rossetti

Redazione Ansa

 Da gennaio 2019 entrerà in vigore l'obbligo di installare un sistema di videosorveglianza in tutte le strutture sociosanitarie della Liguria, con un sistema a circuito chiuso che garantisca esclusivamente le riprese video nel rispetto delle normative sulla privacy. La proroga dei termini, inizialmente previsti a giugno di quest'anno, è stata approvata all'unanimità in Consiglio regionale. "Da gennaio 2019 - spiega la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale - tutte le strutture sociosanitarie dovranno aver installato un sistema di videosorveglianza, requisito indispensabile per ottenere e mantenere l'autorizzazione all'esercizio dell'attività sulla base delle innovazioni tecnologiche previste dalla terza parte della riforma del sistema sociosanitario, approvata a maggio dello scorso anno.
    Siamo convinti che si tratti di un passo avanti importantissimo, nell'interesse non solo degli ospiti anziani, disabili e psichiatrici delle nostre strutture ma anche degli operatori.
    Con questa proroga - conclude - consentiamo agli enti gestori di provvedere a soddisfare il requisito richiesto dalla normativa, anche nei casi in cui potrebbero insorgere problematiche legate all'installazione, come nel caso di edifici soggetti a vincoli".
    Soddisfazione è stata espressa dal consigliere del Pd Pippo Rossetti, che non ha fatto però mancare un richiamo ad Alisa: "non perda tempo per decidere regole e criteri". La proposta di legge era del Gruppo Pd e vedeva come primo firmatario proprio Rossetti. "Una decisione importante - sottolinea Rossetti - che riesce a tamponare una situazione di vuoto normativo, dovuta alle incertezze di Alisa su come le strutture debbano effettuare la video o forse anche l'audio sorveglianza. Visto che in questi mesi non si è stati in grado di trovare delle linee guida chiare, in attesa che Alisa prenda una decisione, sono contento di essere riuscito, con questa legge, a regolarizzare l'attuale situazione. Adesso però si lavori per arrivare a delle regole precise e valide per tutti, garantendo, oltre alla sicurezza, anche la privacy dei malati". (ANSA).
   

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