Liguria

Adele, l'Alfiere gentile che aiuta i compagni disabili

Nominata dal Presidente Mattarella, è della Spezia e ha 12 anni

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 27 APR - Rallentare il passo, tendere la mano a chi è in difficoltà, andare avanti insieme. Adele Ricci da Spezia prima di essere un Alfiere della Repubblica per nomina del Presidente Mattarella è una scout dell'Agesci. Giovanissima, ha solo 12 anni, è una vera 'lupetta' che "si è distinta per la gentilezza e la spontaneità con cui si dedica a un compagno in difficoltà", si legge nelle motivazioni alla nomina. Ed è per questo che è diventata Alfiere della Repubblica, un vero Alfiere gentile che ha saputo dedicarsi a un ragazzino disabile che camminava più piano degli altri. Adele l'Alfiere si è fermata, gli ha teso la mano e ha camminato, piano, con lui.
    "Adele ha mostrato attenzione e cura verso gli altri che considera nella sua unicità una ricchezza, testimoniando che ognuno è un valore aggiunto per tutti se vissuto nella reciprocità. - sottolinea l'Associazione guide e scouts cattolici italiani nell'anno del 50/mo anniversario dalla sua fondazione - Ha fatto suoi i valori della 'Legge e della Promessa scout', concretizzandoli in gesti d'amore e di cura verso il prossimo. Adele, durante il suo percorso da lupetta, ha mostrato con grande spontaneità e impegno, attenzione e amore verso un bambino del suo gruppo scout con delle difficoltà, senza farlo mai sentire solo, affermando che non avrebbe cambiato il suo gruppo perché le piace prendersi cura degli altri soprattutto dei bambini e delle bambine che camminano a un passo più lento". E' questa la forza di Adele: saper camminare a passo più lento accanto a chi non può essere veloce in onore di quella 'promessa' che i lupetti fanno quando ritengono di aver capito quali sono le regole del gioco: "prometto di fare del mio meglio per migliorare me stesso, per aiutare gli altri".
    "Adele ha mostrato una maturità notevole nonostante la sua giovane età che ci rende orgogliosi di averla nella nostra associazione. - commentano i presidenti del comitato nazionale Agesci, Roberta Vincini e Francesco Scoppola - Il più grande si assume la responsabilità del più piccolo, sviluppando attenzione e cura verso gli altri". Soprattutto quando sono fragili.
    (ANSA).
   

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