Liguria

25 aprile: Toti, 'in Italia non è ancora una festa di tutti'

'Dai militari badogliani monarchici fino alle brigate Garibaldi'

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 23 APR - "Il 25 aprile da sempre porta con sé delle polemiche, quando finiranno le polemiche forse l'Italia davvero sarà maturata e avrà fatto sì che il 25 aprile sia davvero una festa di tutti, occorre in questo giorno ribadire con grande chiarezza che la nostra è una Repubblica fondata sull'antifascismo, nasce dalle ceneri di una guerra tragica che è devastato l'Europa, in cui la Resistenza partigiana ha fatto la sua parte e soprattutto ha riscattato il Paese". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a margine della seduta solenne del Consiglio regionale della Liguria per il 79mo anniversario dalla Liberazione organizzata nell'aula consiliare intitolata a Sandro Pertini risponde a una domanda dei cronisti sul caso Scurati.
    "Dall'altra parte occorrerebbe che tutte le culture del nostro mondo politico, non solamente le forze politiche, riconoscessero che la Liberazione è una festa di tutti, - invita Toti - delle grandi democrazie a partire dagli Stati Uniti d'America e dalla Gran Bretagna, che hanno difeso la bandiera della libertà nei tempi più cupi dell'inizio della guerra e poi delle forze partigiane che hanno visto rappresentare, dai militari badogliani monarchici fino alle brigate Garibaldi del Partito Comunista, tutto ciò è nella nostra Carta costituzionale, non mi sembra così difficile ricordarlo, né così complesso da farne patrimonio comune".
    "Credo che sarebbe l'ora di smorzare le polemiche, - aggiunge - evitare ogni genere di distinguo e chiudere l'epoca in cui qualcuno ritiene il 25 aprile una festa più sua di altri e celebrarla insieme come fa la Francia per la presa della Bastiglia, l'America il 4 luglio, un elemento fondativo del nostro Paese". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it