Liguria

Eccidio di Bornasco, presidente Comune Genova tiene orazione

"Fu esempio delle atrocità commesse da nazifascisti"

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 21 APR - Il presidente del Consiglio comunale di Genova Carmelo Cassibba ha tenuto oggi l'orazione ufficiale in occasione del 79° Anniversario dell'eccidio di Bornasco nella frazione Gualdrasco, in provincia di Pavia. A rappresentare Genova e il Comitato permanente della Resistenza della provincia di Genova, anche il gonfalone della città.
    "Dal 23 aprile 1945 - ha detto il presidente del consiglio comunale - Genova e Bornasco sono unite da un forte legame, nato dal dolore scaturito da uno degli episodi più tragici legati alla Resistenza italiana, durante la Seconda Guerra Mondiale, esempio della violenza e delle atrocità commesse dall'occupazione nazifascista in Italia e testimonianza della brutalità del regime e della determinazione dei partigiani nel lottare per la libertà del nostro Paese. La memoria delle vittime e dell'altruismo degli abitanti di Bornasco nell'aiutare i sopravvissuti, non curanti delle conseguenze, è un libro di molte pagine, di tante storie personali e collettive, di individui che diedero una risposta alta e nobile alla sfida che si era presentata loro in quei tragici giorni di aprile e ci ricorda che siamo chiamati a rispondere di noi stessi di fronte alla scelta di agire o meno, di intervenire per migliorare le cose, nonostante il tanto, tantissimo che potremmo avere da perdere. È per questo che siamo qui oggi, per effettuare il difficile, complesso lavoro della memoria di cui ogni società civile ha responsabilità: per ricordare e onorare tutti gli uomini e le donne che, con le loro azioni e il loro sacrificio contro l'oppressione, ci hanno consegnato i doni preziosi di libertà e democrazia che hanno trovato consacrazione nella nostra Costituzione".
    Nell'imminenza della Liberazione, il 23 aprile 1945, 25 detenuti politici, tra i quali molti personaggi di spicco della Resistenza ligure, furono caricati come ostaggi dalle SS su una corriera per essere trasferiti verso il nord, destinazione Bolzano. Giunto la mattina successiva a Bornasco, in località Pontelungo frazione del comune di Vidigulfo (Pavia), il convoglio venne attaccato da alcuni aerei alleati: gli uomini di scorta si misero subito al riparo, mentre i prigionieri furono lasciati esposti al mitragliamento. Quattro di essi furono mortalmente colpiti mentre altri due furono uccisi mentre tentavano la fuga. (ANSA).
   

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