Liguria

Orlando interroga governo su stop linea latta ex Ilva Genova

Interrogazione presentata alla Camera

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 17 FEB - "Quali azioni sta mettendo in campo o intenda attivare tempestivamente il Governo per garantire la continuità del ciclo della latta, e se sono altresì previsti interventi di messa in sicurezza dell'impianto Acciaierie d'Italia di Genova Cornigliano, come del resto chiesto ripetutamente dalle organizzazioni sindacali". Lo scrive il deputato Pd Andrea Orlando, in una interrogazione al ministro delle Imprese Adolfo Urso presentata alla Camera.
    "Lo stabilimento di Acciaierie d'Italia di Genova - scrive Orlando in premessa -, che da lavoro a 985 addetti diretti, riveste una importanza strategica fondamentale per il tessuto economico della città ed è specializzato nella produzione di acciaio zincato e di banda stagnata. La produzione di acciaio zincato presso lo stabilimento di Genova Cornigliano è passata dalle 399 mila tonnellate del 2022 a 287 mila tonnellate nel 2023. La produzione di banda stagnata - si legge nell'interrogazione - è scesa a sole 79 mila tonnellate a fronte di una capacità produttiva che è di 220 mila tonnellate annue. A causa dell'impossibilità di Acciaierie d'Italia di pagare prima della consegna l'azienda che forniva l'acido cromico, necessario per la produzione della banda stagnata ha sospeso le forniture, e ciò ha causato il fermo di una linea produttiva dell'impianto, facendo sì che la fabbrica al momento lavori al 20% della propria capacità produttiva. La domanda di banda stagnata, fondamentale per l'industria alimentare, non è affatto diminuita sul mercato e questo rende la sospensione della produzione ancora più dannosa per lo stabilimento ligure. Inoltre - conclude Orlando che chiede "di sapere se il Governo risulti essere a conoscenza di quanto riportato" -, i lavori di messa in sicurezza dell'impianto si sono interrotti e questa situazione di generale incuria genera seri rischi per l'incolumità dei lavoratori nello svolgimento delle proprie mansioni". (ANSA).
   

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