Liguria

Tirreno Power, il pm chiede 3 anni e mezzo per i manager

Solo per Hugè è stata chiesta l'assoluzione

Redazione Ansa

(ANSA) - SAVONA, 05 GIU - Tre anni e mezzo di reclusione per i manager di Tirreno Power ad esclusione dell'ex membro del CdA Jacques Hugé per il quale è stata chiesta l'assoluzione. Sono le richieste del pubblico ministero Elisa Milocco al processo per disastro ambientale e sanitario, secondo l'accusa causato dai fumi della centrale a carbone di Vado Ligure. Il processo era cominciato il 31 gennaio 2019, come conseguenza del sequestro, avvenuto nel 2014 dei gruppi a carbone della centrale elettrica.
    A giudizio 26 persone manager ed ex manager dell'azienda.
    Nella sua requisitoria il pm Elisa Milocco ha puntato il dito contro i mancati investimenti di Tirreno Power per limitare l'inquinamento (mancata copertura del carbonile) e il posizionamento del sistema di monitoraggio delle emissioni sui camini della centrale. Secondo l'accusa i fumi emessi dai gruppi a carbone avrebbero aumentato l'inquinamento e la mortalità dei residenti: "Tirreno Power gestiva un'attività pericolosa - ha detto - Non bastano una autorizzazione e sostenere che l'attività non superava i limiti di legge, l'inquinamento andava ridotto il più possibile. Il gestore ha ignorato gli studi e i segni di allarme sollevati dagli enti locali". Secondo Milocco l'attività era finalizzata "a massimizzare i profitti e a contenere i costi. Questo è dimostrato dalla quantità di anidride solforosa prodotta, dalla mancata copertura del carbonile e dalla distribuzione di ingenti somme tra i soci (ben 428 milioni dal 2004 al 2009) privando la società di risorse.
    Fino al 2013 Tirreno Power ha sfruttato i gruppi a carbone sapendo che erano inquinanti perché obsoleti".
    L'azienda si è difesa con studi che dimostravano l'assenza di nesso tra attività e malattie. Un consulente di parte sottolineò che solo il 2% del totale dell'inquinamente atmosferico a Vado era dovuto alle polveri prodotte dai gruppi a carbone della centrale. Ma il pm aveva parlato di eccesso di mortalità e elencato numeri: 298 ricoveri di bambini per patologie respiratorie tra gennaio 2005 e dicembre 2010, 2.161 ricoveri di adulti per malattie cardiovascolari e respiratorie tra gennaio 2005 e dicembre 2010, 657 morti per malattie cardiovascolari e respiratorie da gennaio 2000 a dicembre 2007.
    (ANSA).
   

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