(ANSA) - GENOVA, 02 GIU - I cittadini del Ponente di Genova,
contrari alla creazione di un impianto per la fabbricazione di
cassoni in calcestruzzo per la nuova Diga portuale della città e
un impianto di lavorazione di materiali vari, che definiscono
come "un cantiere destinato a produrre fumi, inquinamento
acustico, traffico e cemento, ai danni del benessere del nostro
territorio", hanno scritto una lettera a Papa Francesco.
Lo hanno fatto in occasione dell'incontro previsto in
Vaticano tra il Santo Padre ed il sindaco di Genova Marco Bucci,
definito dai cittadini "primo sostenitore di questo progetto,
che nulla ha a che fare con la salvaguardia dell'ambiente, il
quale vorrebbe anche realizzare ulteriori riempimenti portuali
in un'area già pesantemente gravata da attività industriali,
portuali e logistiche gravemente inquinanti".
"Per questo confidiamo in Lei e nel Suo impegno
disinteressato a favore dei più deboli, perché faccia capire al
sindaco Bucci che la vera ricchezza non riempie il portafoglio.
La vera ricchezza è quella che ti fa alzare al mattino con il
cuore puro di chi sa di aver fatto il bene, per se stesso e per
gli altri, senza prevaricare su nessuno, tanto meno
sull'ambiente e sui cittadini" aggiungono prima di concludere
citando le stesse parole del Papa: "ogni danno arrecato
all'ambiente è un danno arrecato all'umanità". (ANSA).
I cassoni per la diga di Genova finiscono sulla scrivania del Papa
Comitati del Ponente di Genova: 'Faccia cambiare idea a Bucci'