Liguria

The Ocean Race, Genova Che Osa pubblica dossier sui conti

"Costi alti e anche la ricaduta sull'occupazione è dubbia"

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 30 MAG - Quando manca poco meno di un mese all'arrivo dell'Ocean Race, la regata transoceanica che avrà il suo Grand Finale a Genova, l'evento diventa sempre più un tema di scontro politico. Un dibattito in cui si sono inseriti gli attivisti di Genova Che Osa, realtà civica vicina al centrosinistra, che con il dossier chiamato Ocean Gate, hanno provato a fare luce sui costi reali sostenuti dall'amministrazione comunale. I ragazzi di Genova che Osa avvertono: "Abbiamo chiesto al Comune la documentazione sui conti dell'evento ma abbiamo ottenuto solo carte censurate, quindi il dossier è stato elaborato su una base di ricerche sui database ufficiali dell'amministrazione, che potrebbero essere incomplete". Dall'analisi risulta che i costi dell'Ocean Race sono già oltre i 14 milioni di euro, a fronte dei 12 stimati, di cui 8,3 già spesi come fee nei confronti dell'ente organizzatore e per pagare i consulenti e dirigenti chiamati dal Comune per gestire l'evento. Nella ricerca di Genova Che Osa si elencano anche quelli che finora sono gli sponsor ufficiali, e le relative cifre spese. Complessivamente non si superano - almeno per il momento - i 2,4 milioni di euro. Tra gli sponsor privati ci sono nomi come Iren, Free to X e Telepass, Esselunga, Ferrovie, Rina, Socrem e Acquario di Genova. Gli attivisti di Genova Che Osa hanno sollevato anche forti dubbi sulla ricaduta della Ocean Race sulla città in termini di occupazione. Non solo criticano l'amministrazione per aver voluto fare ricorso a molti volontari per gli eventi e il villaggio della tappa finale ma contestano le stime fatte dal Comune sui potenziali occupati.
    "Il Comune ha pensato di indicare in 63 milioni l'impatto dell'Ocean Race sull'area metropolitana di Genova, stimando 1500 persone assunte a tempo pieno per un anno o 3000 persone a tempo parziale", raccontano Lorenzo Azzolini e Maia Burdese - ma i dati che emergono dai bollettini mensili della Camera di Commercio vanno nella direzione opposta. Negli ultimi due mesi infatti le rilevazioni indicano una richiesta di lavoro inferiore allo stesso trimestre dell'anno precedente". (ANSA).
   

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