Liguria

Apertura di Ferrero, assemblea azionisti va a domani

Prima dice no a Radrizzani e Manfredi, poi parti si avvicinano

Massimo Ferrero

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 29 MAG - E' uno dei giorni più lunghi, per la Sampdoria. Il giorno dell'assemblea degli azionisti chiamati a decidere l'aumento di capitale per tenere in vita il club, ma soprattutto il giorno in cui la cordata Radrizzani-Manfredi rende noto che l'offerta 'salva club' fatta al Trust Rosan che controlla le azioni della Samp non è gradita a Massimo Ferrero perché inferiore ai 33 milioni chiesti a garanzia di due procedure concordatarie. Una tegola sulla testa dell'assemblea degli azionisti iniziata in forte ritardo alle 19.50 rispetto alle 18,30 come previsto. Ferrero ha avallato l'apertura dell'assemblea, che è stata aggiornata a domani alle 13.30. Un segnale di apertura verso la proposta di Radrizzani e Manfredi: le parti per tutto il giorno sono state in contatto nonostante il parere negativo espresso dall'imprenditore romano sulla loro proposta iniziale che prevede anche una somma per lui da destinare al tribunale per garanzia di due procedure concordatarie di circa 33 milioni.
    I tifosi sono con il fiato sospeso ed hanno deciso di affollare l'entrata del palazzo sede del club blucerchiato, in Corte Lambruschini, per chiedere ancora una volta di "Liberare la Sampdoria".
    Intanto, nel pomeriggio, mentre a Roma nello studio dell'avvocato Sammarco che tutela gli interessi di Ferrero si tiene una riunione fiume e "assai nervosa", dicono fonti bene informate, in attesa dell'assemblea Manfredi e Radrizzani proseguono il lavoro sulla carta per definire la rosa della squadra e individuare un tecnico di alto profilo. Al contempo sono in corso valutazioni per la definizione di una struttura interna caratterizzata da un management internazionale. I due confermano "la presenza del Qatar Sports Investments (Psg) nell'operazione e che al fianco di Gestio Capital ed Aser Group ci sono partner affidabili, competenti e di straordinaria solidità".
    Alle 18,30 un fiume blucerchiato attende l'arrivo di Alessandro Barnaba, ceo di Merlyn e piccolo azionista della Sampdoria che, grazie anche all'appoggio di Edoardo Garrone, aveva per primo fatto un'offerta per ricapitalizzare. I tifosi però non lo vedono arrivare, visto che il manager sceglie di entrare dal retro del palazzo: l'avrebbero probabilmente applaudito perché la solidità della sua proposta, appoggiata da Edoardo Garrone, aveva mantenuto ancora in vita la speranza. E ancora una volta lui non delude: "Abbiamo lavorato intensamente per sei mesi perché volevamo dare un futuro di livello alla Sampdoria e ai suoi splendidi tifosi - ha detto prima di sparire nel dedalo di palazzo Lambruschini -. Sono qui come piccolo azionista e se il progetto di Radrizzani sarà importante lo voterò. Nel caso in cui ci fossero problemi siamo pronti e continueremo a monitorare la situazione della Sampdoria. Ripeto, se il club avrà un futuro degno del suo blasone sarò felicissimo, in caso contrario siamo pronti". (ANSA).
   

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