Liguria

Juric, insulti razzisti solo da pochi ma nel 2023 è ora di finirla

Anche chi non insulta deve vergognarsi perché consente questo

Redazione Ansa

(ANSA) - LA SPEZIA, 27 MAG - "I soliti insulti, cerchi di stare calmo ma poi diventa spiacevole. Mi hanno detto 'zingaro'... io cerco di non reagire, di non fare casini, ma dopo un po' diventa sgradevole. Penso che l'arbitro e la procura abbiano fatto bene a sospendere il gioco". Così il tecnico serbo del Torino, Ivan Juric commenta le frasi razziste urlate da alcuni tifosi spezzini verso di lui. Sul finire del primo tempo Juric ha richiamato l'attenzione dell'arbitro sull'episodio.
    "Non sono tante persone, però nel 2023 non si possono più sentire. E poi anche chi non insulta deve vergognarsi, perché consente agli altri di avere certi atteggiamenti".
    Il primo ad avvicinarsi è stato il capitano dello Spezia, il ghanese Emmanuel Gyasi: "Con lui ho un'amicizia profonda dai tempi del Mantova e poi i ragazzi di colore capiscono anche meglio queste situazioni".
    

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