Liguria

Riapre galleria su A12 a Genova

Periti: il tunnel è sicuro

Redazione Ansa

 È stata riaperta la galleria Monte Sperone Ovest sulla A12 Genova- Sestri Levante chiusa da tre giorni dopo il crollo di alcuni cavi appesi alla volta del tunnel. A comunicarlo è Autostrade per l'Italia che annuncia contestualmente la fine dei sopralluoghi da parte dei consulenti indicati dall'autorità giudiziaria, supportati dai tecnici Aspi. Sopralluoghi che hanno portato al via libera.
    "Nel tratto compreso tra Genova Est e il bivio con la A7 Serravalle-Genova - scrive Aspi in una nota -, sono attualmente in corso le attività di rimozione delle limitazioni per ripristinare il transito su tutte le corsie disponibili in entrambi i sensi di marcia. Si prevede quindi un progressivo miglioramento delle condizioni di viabilità nelle prossime ore".
    Viabilità che era precipitata nel caos con lunghe code sul nodo genovese. Al momento si registrano 2 chilometri di coda nel tratto compreso tra Genova Nervi - Genova Est in direzione Genova. Nella stessa direzione si registrano altri 2 chilometri a causa di un veicolo fermo nel tratto tra Rapallo e Genova Nervi mentre vi sono rallentamenti anche in direzione Sestri Levante nel tratto compreso tra il bivio con l'A7 e Genova Est.
    Le code hanno provocato ripercussioni anche in in A7 Genova - Serravalle tra il bivio con l'A10 e il bivio con l'A12 e in A10 Genova - Savona nel tratto compreso tra Genova Aeroporto ed il bivio con l'A7.

Galleria 'è sicura' dicono i periti dopo caduta cavi 
Dai controlli della procura non emergono problemi strutturali 
La galleria Monte Sperone in A12, dove tre giorni fa sono caduti alcuni cavi elettrici colpendo alcune vetture, è sicura. È quanto emerge dal sopralluogo dei tecnici incaricati dalla procura che oggi hanno ricevuto l'incarico di fare una consulenza sulle cause del crollo. Le volte non sono risultate danneggiate e non ci sono problemi strutturali, secondo i primi risultati. Gli ingegneri Maria Migliazza e Paolo Galli, due dei tre tecnici autori della consulenza sullo stato dei tunnel nel nodo di Genova dopo il crollo della Bertè in A26, il 30 dicembre 2019, dovranno capire se il distacco dei cavi sia avvenuto per una carenza di manutenzione o per altri motivi. Gli investigatori, coordinati dai pm Eugenia Menichetti e Francesca Rombolà insieme all'aggiunto Francesco Pinto, indagano per crollo colposo e lesioni colpose. Tre persone, a bordo di un furgone, sono rimaste ferite in modo lieve dopo la frustata dei tubi di metallo. Gli esperti hanno anche prelevato materiale che verrà analizzato. La relazione dovrebbe essere consegnata tra due mesi.
   

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