Liguria

Sampdoria: Garrone, o piano Barnaba o fallimento e serie D

Ex presidente: 'fu un errore cedere la Sampdoria a Ferrero'

Redazione Ansa

"La cessione della Sampdoria a Massimo Ferrero fu un errore. Mi ritrovai tra l'incudine della tenuta della mia famiglia e il martello delle reazioni della piazza: dovetti scegliere l'incudine. Ma commisi un ulteriore sbaglio, compiendo un atto di eccessiva fiducia verso chi mi propose questa soluzione". Così l'ex proprietario e presidente della Sampdoria, Edoardo Garrone, in un'intervista all'emittente televisiva ligure Telenord parlando della situazione societaria del club ligure e di quello che che era stato il passaggio di proprietà a Massimo Ferrero nel giugno 2014.
    "Può sembrare strano, ma Ferrero è peggiorato rispetto a come si era proposto inizialmente: il calcio può dare alla testa.
    Monitoravo i primi bilanci e vedevo che le cose andavano bene, al di là delle crescenti esibizioni quantomeno pittoresche del personaggio". Poi la trattativa con Gianluca Vialli insieme ai magnati Knaster e Dinan con Garrone che disse parole importanti: "Per questo in piazza tra i tifosi affermai che la Sampdoria era un bene contendibile e che se Ferrero non avesse venduto allora sarebbe stato un pazzo... Pronunciai anche un'altra frase, è vero: farò quanto in mio potere, qualora un domani ce ne fosse bisogno, per non farla fallire. Che è diverso dal dire sinché ci sarò io non fallirà. Esistono delle regole, delle leggi e vanno rispettate".
    Adesso l'attualità è l'ipotesi che porta ad Alessandro Barnaba di Merlyn Partners che già a dicembre si era mosso, un progetto che è stato sposato anche dalla famiglia Garrone per salvare in extremis il club: "A chi grossolanamente sostiene che debba farlo io dando i soldi a Ferrero sfugge il fatto che la legge non consente di compiere investimenti in perdita. E la Samp lo è. Non solo noi ma nessuno potrà mai effettuare un'operazione del genere, al di fuori delle norme. Per questo se il piano Barnaba non andrà a buon fine, alla Sampdoria non resteranno che il fallimento e la serie D". (ANSA).
   

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