Liguria

Comunali: Imperia; il poliziotto che lo indagò sfida Scajola

Per ex ministro centrodestra senza simboli, FdI entrato in corsa

Una immagine di come sar� il porto di Imperia

Redazione Ansa

(ANSA) - IMPERIA, 15 APR - Sono cinque i candidati sindaco in corsa alle elezioni amministrative di Imperia, unico capoluogo di provincia al voto in Liguria. Tutti hanno presentato le firme per le liste che ora saranno valutate dalla Commissione elettorale della prefettura. Il voto è accompagnato da una storia curiosa: in lizza per la poltrona di sindaco ci sono il primo cittadino uscente, l'ex ministro Claudio Scajola, 75 anni, e il vicecommissario di polizia Ivan Bracco, 54 anni, che dal 2010 ha indagato su Scajola per sei diverse inchieste, tutte archiviate tranne una, quella in cui avrebbe favorito la latitanza dell'ex deputato di Fi Amedeo Matacena (in primo grado e' stato condannato a 2 anni). Ma il poliziotto ci tiene a precisare: "Nulla di personale". E il sindaco replica: "Bracco ha passato la vita pensando a me, la Sinistra ha schierato il mio persecutore".
    Le candidature di Scajola e Bracco hanno entrambe qualcosa di rocambolesco. Il sindaco uscente, che ci tiene a sottolineare il suo civismo, ha accettato di correre per il centrodestra, Liguria Popolare e Cambiamo con Toti, ma ha preteso che i partiti rinunciassero ai simboli. Questo non è stato accettato da Fratelli d'Italia che fino a pochi giorni fa ha puntato sul colonnello dei carabinieri Luciano Zarbano. Poi una telefonata tra Scajola e Ignazio La Russa ha generato la marcia indietro di FdI che ha deciso di sostenere il sindaco uscente. Per Scajola ci sono tre liste civiche: "Avanti con Scajola", "Insieme con Scajola" e "Prima Imperia", nella quale sono confluiti i candidati di tutto il centrodestra. L'ex ministro cerca il secondo mandato che per lui significherebbe fare il sindaco per la quarta volta visto che aveva ricoperto il ruolo dal 1990 al 95, e dal giugno 1982 all'aprile dell'anno dopo.
    La candidatura di Bracco ha avuto un percorso tortuoso. Sul suo nome si è compattato il centrosinistra, ma ciò è avvenuto dopo una spaccatura nel Pd. La segreteria provinciale aveva candidato Laura Amoretti (indipendente), funzionaria in Regione Liguria, scelta non accettata dall'ex presidente della Provincia Domenico Abbo che era confluito nella lista civica Imperia Rinasce con candidato sindaco Ivan Bracco che all'arrivo di Abbo gli aveva lasciato il posto. A quel punto il Pd aveva due candidati sindaci: Amoretti e Abbo. C'è voluto l'intervento della segreteria nazionale con Schlein e Boccia a fare chiarezza e a vivare su Bracco che dai sondaggi risultava più competitivo.
    Ora con lui ci sono Pd, Psi, Si, Verdi e le civiche Imperia Rinasce e Imperia al Centro.
    La lotta interna al Pd ha portato il M5s, che aveva provato a lavorare per una candidatura unitaria, a correre da solo, candidando Stefano Semeria, 46 anni, consigliere comunale uscente, informatico della Regione.
    Gli altri candidati che hanno presentato le firme sono Enrico Lauretti, 69 anni, ingegnere ed ex funzionario della Provincia, appoggiato dalla lista civica "Società Aperta" e Luciano Zarbano, 59 anni, che dopo essere stato abbandonato da FdI corre con la lista civica "Imperia senza padroni". (ANSA).
   

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