Liguria

UniGe, un simulatore intermodale per addestrare futuri chirurghi

Partenariato università, Iit e impresa. Progetto da 1 mln euro

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 04 APR - "Da un lato nostri chirurghi imparano a operare senza far correre rischi e dall'altro il paziente potrà essere operato da medici esperti, che si sono potuti addestrare al meglio". Marco Frascio, professore associato di UniGe e responsabile scientifico riassume così i risultati di 'Elvis', un progetto nato grazie a un partenariato tra mondo accademico, Iit e impresa per la produzione di un simulatore multimodale di chirurgia laparoscopica a elevata tecnologia e basso costo. Un progetto che è arrivato alle fasi conclusive, presentate nel corso di un incontro che si è tenuto a Genova.
    "Noi ci occupiamo prevalentemente di didattica e formazione per i chirurghi - spiega Frascio - e in quest'ottica una delle cose più rilevanti è la simulazione che permette di ridurre incidenti e complicanze nella chirurgia laparoscopica o robotica. Il giovane chirurgo, infatti, grazie a questi simulatori può addestrarsi su una macchina per ottenere una migliore consapevolezza senza rischi. La macchina, che è stata realizzata da Università e da aziende che operano nel settore informatico, sarà posizionata nel centro di simulazione di Università di Genova". Il progetto ha un valore di un milione di euro ed è stato finanziato da Filse. Una volta superata la fase del prototipo potrà essere reso disponibile. "Il nostro scopo è quello di poter presentare il prodotto sul mercato - spiega Mario Camia, titolare Gruppo Emac, capofila del partenariato - anche perché il nostro obiettivo iniziale era quello di progettare un simulatore a un prezzo di mercato accessibile. Per adesso abbiamo messo a punto un prototipo e speriamo di poter superare le varie fasi prima che possa entrare in produzione".
    (ANSA).
   

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