Liguria

G8 Genova: caso chiuso in Francia, Vecchi non sarà estradato

La procura generale ha rinunciato a ricorrere in Cassazione

G8 Genova: un momento degli incidenti

Redazione Ansa

La giustizia francese non consegnerà all'Italia Vincenzo Vecchi, militante condannato a 10 anni di carcere nel nostro Paese per le violenze al G8 di Genova del 2001: il caso è definitivamente chiuso dopo che la procura generale di Lione ha deciso di rinunciare al ricorso in Cassazione.
    Venerdì scorso la Corte d'appello di Lione aveva infatti respinto la richiesta delle autorità italiane, ma il futuro del militante restava ancora in mano alla procura generale che ha tuttavia rinunciato al ricorso, secondo una decisione giudiziaria resa nota all'Afp. 

Il quarantanovenne militante no-global è rimasto in questi anni l'ultimo dei dieci black bloc latitanti dopo il G8 di Genova del 2001. Dopo le corti d'appello di Rennes e di Angers, che hanno respinto la richiesta di estradizione rispettivamente nel 2019 e nel 2020, quella di Lione è la terza corte d'appello francese a rifiutare la validità del mandato d'arresto europeo spiccato da Roma. Vecchi si rifugiò in Francia nel 2012 dopo la sentenza pronunciata contro di lui per i disordini di Genova. La disputa legale sull'estradizione è rimasta per anni incentrata sulla natura del reato che ha causato la condanna di Vecchi in Italia. Nel 2020 la giustizia transalpina rifiutò per la seconda volta di consegnarlo perché la pena che dovrebbe scontare nelle carceri del nostro Paese riguarda un reato - "devastazione e saccheggio" - che non ha equivalenti in Francia.

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