Liguria

Migranti, accordo Prefettura-Comune Ventimiglia per primi 4 pad

Accoglieranno persone fragili spesso respinte da Géndarmerie

Redazione Ansa

(ANSA) - VENTIMIGLIA, 23 MAR - Quattro punti di assistenza diffusa (Pad) per l'accoglienza di migranti appartenenti alle fasce già fragili, donne e bambini, saranno aperti nei prossimi giorni a Ventimiglia, grazie a un accordo tra la prefettura di Imperia e il Comune, che sarà siglato la prossima settimana.
    L'annuncio è stato dato stamani dal prefetto di Imperia Valerio Massimo Romeo, a margine di un Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito nella sala consiliare di Ventimiglia alla presenza dei vertici delle forze dell'ordine, dei rappresentanti di Caritas e Croce Rossa e del commissario straordinario Samuele De Lucia. "Premesso che non è giuridicamente fattibile una gara di appalto per immigrati irregolari - ha detto Romeo - non ci resta che ampliare il sistema di accoglienza, con l'istituzione dei punti di assistenza diffusa. Abbiamo già individuato quattro pad, dove verranno sistemate con priorità le persone più vulnerabili spesso respinte della polizia francese". I Pad, infatti, non sono destinati ai richiedenti asilo che vengono accolti nei Centri di assistenza straordinaria - tra l'altro tutti esauriti in provincia di Imperia - ma a quegli stranieri, soprattutto respinti dalla Francia, fermi a Ventimiglia in attesa di espatriare. "Si tratta di un progetto per ora sperimentale - ha aggiunto -. Grazie a questi punti garantiremo assistenza sanitaria a queste persone". Al momento non si conoscono ancora con precisione le quattro location ma si tratta di strutture già esistenti che verranno ampliate grazie anche al contributo dello Stato e in particolare del ministero dell'Interno.
    Contestualmente, il commissario De Lucia ha predisposto un'ordinanza, che vieta comportamenti definiti "asociali" come bivacchi o effettuare i bisogni fisiologici per strada con particolare riferimento al centro di Ventimiglia. Le sanzioni potranno arrivare fin al Daspo. (ANSA).
   

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