Liguria

I Pooh a Sanremo, 'non è una reunion ma un ritrovarsi'

"Nel nome di Stefano D'Orazio e Valerio Negrini"

Redazione Ansa

(ANSA) - SANREMO, 08 FEB - Si sono detti addio a dicembre del 2016 dopo 50 anni di vita artistica insieme. In realtà i Pooh non si sono mai lasciati davvero. Perché, come loro stessi cantano, "si può essere amici per sempre, anche quando le vite ci cambiano". E ieri sono tornati su quel palco, all'Ariston, dove avevano trionfato nel 1990 con Uomini Soli. "Un brano che ha rappresentato qualcosa di speciale - racconta Roby Facchinetti -. Con Uomini soli sapevamo che alla peggio rischiavamo di cadere in piedi". Di nuovo a Sanremo, dunque, ma senza Stefano D'Orazio, scomparso nel novembre del 2020. "Non chiamatela reunion, però. E' un ritrovarsi in un progetto, ma senza l'idea di un nuovo disco", precisano i Pooh ai tanti che invocano il ritorno di una delle band più longeve d'Italia.
    L'idea di base è quella di ritrovarsi - come hanno già fatto in due eventi nei mesi scorsi - proprio nel nome di Stefano e di Valerio Negrini, fondatore e storico paroliere dei Pooh morto dieci anni fa. Nel loro ricordo, Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian saranno ancora una volta protagonisti a San Siro, il 6 luglio per "Pooh - Amici per sempre", Con loro, come ieri sera, ci sarà anche Riccardo Fogli. "Devo ringraziarli perché mi recuperano sempre - scherza il cantante -: mentre sto affogando in qualche programma televisivo, mentre vengo inseguito da qualche direttore di banca. Io sono l'uomo più felice del mondo e ci sono in punta di piedi".
    Una data, quella di Milano, che potrebbe non rimanere isolata, Loro non confermano e non negano. "Fosse per me, finché c'è un Pooh, i Pooh sono in tour. Abbiamo il fisico per farne sei", scherza Fogli.
    Da cosa bella nasce cosa bella, dicono, e allora ecco anche un docu-film in onda il 15 febbraio su Rai 1 (Pooh un attimo ancora), racconto di come abbiano attraversati le decadi e poi il concerto a San Siro.
    Intanto la serata di ieri è stata un tuffo nelle emozioni del passato, come quella di rivedere D'Orazio in immagini di repertorio cantare Uomini Soli. "Un'idea di Amadeus, che ha commosso anche noi - rivelano - e riprendere dopo di lui non è stato semplice". "Stefano ci manca tanto, non potete immaginare quanto. Lui e Valerio sono in cielo e ci proteggono", aggiunge Fogli. (ANSA).
   

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