Liguria

Beatrice, colpita da Anna Frank racconto Shoa

Vorrei incontrare Liliana Segre e collaborare con Alberto Angela

Alfiere Beatrice, colpita da Anna Frank racconto Shoa

Redazione Ansa

 Ha saputo che era stata nominata 'Alfiere della Repubblica' dal Presidente della Repubblica in classe, mentre stava "seguendo una lezione sugli autori" e "ho iniziato a tremare. Scrivevo e tremavo allo stesso tempo". Così Beatrice Papei Allori parla dell'emozione provata stamani quando ha ricevuto un messaggio dalla madre. "Una bella sorpresa che davvero non spettavo, una notizia sorprendente". Beatrice è impegnata a ricordare, tramite il teatro - sua prima passione - e i social cosa è stata la Shoah. "Cerco di rendere tutto più semplice possibile anche se l'argomento è molto complesso - ha detto -. Ho scritto un monologo ma in generale faccio storie su Instagram e whatsapp. Ma dico, non potevano piacermi le discoteche, io passo il sabato sera a studiare". E Beatrice è sicura che quando si troverà davanti il Presidente balbetterà "qualcosa di non molto sensato in italiano".
    "Mi è venuta una sorta di vocazione spirituale - ha detto all'ANSA Beatrice. Mi sono ripromessa che per tutta la vita avrei dovuto mantenere viva la memoria di tutti quelli che hanno sofferto l'Olocausto". Ma, continua "è un po' un'Odissea, mi sento strana e non è sempre una bella sensazione. Questa mia diversità mi fa stare male, perché vivo nel passato, m'informo, ne parlo spesso e questo mi fa sentire un po' fuori dal mondo.
    Il mio ragazzo ammira questa mia caratteristica. E nessuno mi ha mai preso in giro" anche se "non è scontato". Ha incontrato un unico sopravvissuto ai lager ma, ha detto "mi piacerebbe tanto incontrare Liliana Segre". Ha tanti progetti per il futuro: intanto "diplomarmi e iscrivermi all'Università, scrivere monologhi per raccontare la Shoah ai miei coetanei da mettere sul mio canale youtube, fare scienze dell'educazione per poter lavorare con i ragazzi disabili e collaborare con Alberto Angela e Alessandro Barbero". Beatrice non è mai andata a visitare un campo di sterminio, vorrebbe andare "In Polonia e fare un po' un tour tra Auschwitz, Auschwitz Birkenau, vedere il ghetto di Varsavia, Cracovia" e per questo sta risparmiando i soldi "da quando avevo 12 anni". Orgoglioso, il padre di Beatrice. "L'input di partenza - ha detto Roberto Papei - è stata la lettura scolastica del 'Diario di Anna Frank' perché noi in casa non abbiamo mai parlato di queste cose. E' rimasta molto colpita e ha iniziato a appassionarsi e a documentarsi. Poi ha scoperto che un cugino della nonna era stato un partigiano che venne trucidato e ha pensato di divulgare attraverso i social quello che legge e impara perché col tempo i reduci son sempre meno e mancherà la memoria - ha concluso -. Sono orgoglioso, è tutto merito suo. Ripeto che non ha avuto alcun input da parte della famiglia".
    (ANSA).
   

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