(ANSA) - GENOVA, 23 NOV - "Generiamo circa 70 mila posti di
lavoro per l'economia regionale, altri 50 mila, legati
direttamente e indirettamente alle attività dei nostri porti
sono distruibiti su tutto il territorio nazionale, quindi
parliamo di una realtà economica capace di incidere sul nostro
territorio e sull'intera economia nazionale". Alberto Pozzobon,
coordinatore del gruppo di lavoro sostenibilità dell'Autorità di
sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, sottolinea i dati
dell'occupazione prodotta dai porti di Genova, Savona e Vado
ligure a margine della presentazione del bilancio di
sostenibilità 2021 dell'Adsp a Palazzo San Giorgio, in cui si
parla fra l'altro anche di ambiente e riduzione delle emissioni,
soprattutto grazie al cold ironing, l'elettrificazione delle
banchine che consentirà alle navi di spegnere i motori in porto.
L'obiettivo è arrivare a un abbattimento del 25% delle emissioni
di Co2 equivalente entro il 2025. "Per i nostri porti di domani
abbiamo scelto tre parole chiave: connected, green e smart
ports che riflettono le priorità strategiche del nostro lavoro:
accessibilità via mare e via terra, transizione energetica,
innovazione e digitalizzazione" spiega il presidente dell'Adsp,
Paolo Signorini nell'introduzione del documento. "Questi sono i
pilastri su cui vogliamo costruire un sistema portuale più
robusto e ben integrato - continua Signorini - con l'industria e
i mercati italiani ed europei, dove gli operatori possono
investire per sviluppare il loro business e portare nuove
attività e ricchezza, ma anche un sistema armonicamente inserito
nel territorio, in grado di contribuire positivamente alla
tutela dell'ambiente ed al contrasto dei cambiamenti
climatici". (ANSA).
Porti Genova, Savona, Vado generano 70mila occupati in Liguria
Presentato il bilancio di sostenibilità dell'Autorità di sistema