Liguria

'Spese pazze', Corte Conti condanna ex consigliere a risarcire Regione

Torterolo deve pagare 20.700 euro, in parte li ha già restituiti

Corte dei Conti della Liguria

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 21 SET - A seguito dell'indagine su "Rimborsopoli" in Regione, la Corte dei conti della Liguria ha emesso una sentenza che condanna l'ex consigliere regionale della Lega Maurizio Torterolo a risarcire la Regione Liguria con 10.374 euro a titolo di responsabilità patrimoniale e 10.374 euro per danno all'immagine. Nel febbraio 2022, la Procura della Corte dei Conti aveva ha citato in giudizio Maurizio Torterolo, in relazione "all'illegittima apprensione di somme del Consiglio regionale destinate al funzionamento dei gruppi consiliari".
    Negli anni dal 2010 al 2012, spiega la Corte dei Conti nella sentenza depositata oggi, nella veste di consigliere regionale nel gruppo Lega Nord, "Torterolo si sarebbe appropriato di euro 42.091 euro impiegandoli per spese non pertinenti allo svolgimento del proprio mandato". A fronte di tali ammanchi, la Procura ha dato atto "che il signor Torterolo ha già rifuso la somma di euro 31.716". La Corte dei Conti ha inoltre considerato che l'accusato "abbia restituito la maggior parte dei fondi percepiti indebitamente prima ancora che il caso emergesse dagli articoli di stampa. Il convenuto ha, così, ridimensionato la propria esposizione personale ben prima che la notizia di "rimborsopoli" si diffondesse. "Il signor Torterolo, membro dell'organo legislativo, era indubbiamente tenuto a essere di esempio non solo per i suoi elettori, ma anche per tutti gli altri cittadini - sottolinea la sentenza della Corte dei Conti -. Nondimeno, osserva il Collegio che egli non era direttamente investito della responsabilità del proprio gruppo consiliare, e, in tale ottica, la sua condotta assume una gravità più contenuta. La minor gravità della condotta deriva dall'importo non esorbitante delle somme apprese, peraltro in larga parte rimborsate oltre un anno prima che la notizia apparisse sulla stampa, dall'assenza di una posizione apicale e dalla pronta definizione del procedimento penale con approccio collaborativo". (ANSA).
   

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