Liguria

Giovannini, emozione per Ponte Genova e ora duri su sicurezza

Ministro parla di Diga e Gronda, opere ineludibili

Il ministro Giovannini

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 13 AGO - "Ho potuto toccare con mano il dolore e il sentimento di ingiustizia che dopo il crollo di Ponte Morandi investì tutto il Paese". Così il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Enrico Giovannini parla, in una intervista al quotidiano genovese Secolo XIX, della "forte emozione" per la tragedia del Morandi, dove il 14 agosto 2018 persero la vita 43 persone, e di quanto quel che è successo abbia potuto innescare l'azione di prevenzione.
    Un'occasione per parlare anche delle infrastrutture, a partire dalle linee guida più stringenti sulla sicurezza per assicurare la manutenzione di ponti, tunnel, di tutte le 'opere d'arte' e il rapporto con Aspi "con l'accordo per la cessione a Cdp" e la "revisione della concessione per rendere meno favorevole la posizione del concessionario e riequilibrare il rapporto a vantaggio dello Stato".
    Giovannini ha parlato anche della Diga di Genova, dicendosi "contento che due grandi gruppi stiano competendo per la realizzazione di una delle opere più importanti del nostro sistema portuale nazionale, ma anche iconica" e della Gronda sulla quale ci sono polemiche "che non comprendo - ha detto il ministro -. La Gronda fa parte di un progetto ineludibile per liberare Genova da un traffico attuale". Il ministero, ha detto "sta facendo è un'analisi tecnica per capire se il progetto è rispondente anche alle linee guida e di sostenibilità che il governo si è dato in questo anno e mezzo. Il lavoro è in corso".
    (ANSA).
   

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