Liguria

Ansaldo Energia: sindacati, non la faremo chiudere

(v. 'Ansaldo Energia: semestre in rosso per 442'..delle 19.07)

Industria: fabbrica turbine Ansaldo Energia

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 01 AGO - "Oggi la direzione aziendale ci ha comunicato che Ansaldo Energia è entrata ufficialmente in una situazione di pre-fallimento, con i debiti che superano i ricavi di centinaia di milioni di euro, e che se l'azionista di maggioranza, Cassa depositi e prestiti, non ricapitalizzerà, sarà commissariata portando i libri in tribunale, senza avere nemmeno i soldi per pagare gli stipendi: un disastro". Così la Fiom Cgil dopo l'incontro con l'amministratore delegato Giuseppe Marino. L'ad ha prima visto il Consiglio di amministrazione a cui ha illustrato i conti. "Negli ultimi due anni non è stata presa neanche una commessa - continua la Fiom - in Italia si è fatto superare persino dalla concorrente Siemens che si è aggiudicata due ordini, all'estero completamente irrilevante. Un amministratore delegato inaffidabile. Non vi faremo chiudere l'Ansaldo Energia".
    La Fiom domani mattina farà una assemblea davanti i cancelli dell'azienda.
    "Monitoriamo con grande attenzione le difficoltà di questo momento - spiega Christian Venzano, segretario generale Fim Cisl Liguria commentando l'incontro - ma siamo consapevoli delle possibilità di sviluppo rispetto al futuro: Ansando Energia con le turbine a turbo gas, Ansaldo Nucleare definita energia Green e la nuova azienda Ansaldo Green TEAC possono avere un ruolo significativo nel mercato delle rinnovabili e nel business degli accumulatori di energia. Cdp, come azionista di maggioranza, deve credere in questo gruppo leader nel campo dell'energia e deve immettere nuove risorse economiche per progettare un futuro che può essere di rilievo".
    "Siamo rimasti stupefatti dalla leggerezza con il quale è stato presentato un piano industriale che crea solo esuberi strutturali - specifica Antonio Apa, coordinatore della Uilm Liguria - dimostrando ancora una volta di non incidere sui problemi reali strutturali della società. La Uilm ha rigettato questa ipotesi, totalmente irricevibile sia sul piano industriale che finanziario in quanto non da soluzione ai problemi strutturali della società, l'unica scorciatoia che hanno evidenziato è quella di licenziare i lavoratori". (ANSA).
   

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