Liguria

Valdo Spini ricorda Faralli, sindaco genovese della Liberazione

Occasione, la presentazione a Firenze del libro di Mario Parigi

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 10 MAG - Il sindaco di Genova della Liberazione Vannuccio Faralli viene ricordato oggi a Firenze alla Presidenza della Regione Toscana con l'intervento del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, del presidente della Fondazione Circolo Rosselli Valdo Spini e del presidente della sezione dell'Anpi, Emanuele Rachini. Vannuccio Faralli (1891-1969) era di Cortona, la storica città etrusca della provincia di Arezzo e Mario Parigi gli ha dedicato la biografia 'Vannuccio Faralli. Storia di un'Italia dimenticata' (Milano, Franco Angeli) Valdo Spini, presidente della Fondazione Circolo Rosselli, ricorda "la coraggiosa e coerente militanza antifascista di Faralli, sia durante l'avvento del fascismo che nella resistenza. Arrestato a Genova il 27 dicembre 1944, portato alla Casa dello Studente, torturato e condannato a morte, si comportò coraggiosamente". Ai suoi funerali, sottolinea Spini "Paolo Emilio Taviani dirigente democristiano della Resistenza a Genova e poi ministro dell'Interno, ricordò di dovergli la vita perché anche sotto le torture Faralli non aveva rivelato il suo nome.
    Il Comitato di liberazione genovese designò Faralli alla carica di sindaco della città ed egli fu così sindaco della Liberazione. Nel '46 Faralli fu eletto alla Costituente nelle liste del Psi ligure, rieletto deputato fino al '63, quando lasciò il Parlamento". Faralli, sottolinea Spini, che è stato vicesegretario nazionale del Psi "appartiene alla generazione di Sandro Pertini, di quella generazione di giovani socialisti che si trovò a combattere il fascismo e che ne fu estromessa della vita politica per tornare poi ad essere protagonista della Resistenza e della ricostruzione democratica del nostro paese.
    Troppo spesso - ha concluso Spini - la coscienza civile del nostro paese li ha dimenticati. Ma proprio biografie come quelle di Faralli ci dimostrano quanto sia importante ricordarli per irrobustire la fibra morale e la coscienza civile del nostro paese." (ANSA).
   

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