Liguria

Confindustria: a Genova 8.700 assunzioni meno del previsto

Risso, le aziende faticano a trovare la manodopera richiesta

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 11 FEB - I dati dell'occupazione nel secondo semestre 2021 e anche le previsioni per il 2022 nell'analisi sull'economica genovese di Confindustria Genova hanno segno positivo, rispettivamente +0,4% e +0,6% con piccole differenze fra i vari settori. Ma domanda e offerta faticano ancora a incontrarsi. "Per le aziende, in tutti i settori ma soprattutto quelli a maggiore innovazione - spiega Umberto Risso, presidente di Confindustria Genova - alle altre difficoltà si è aggiunta quella di reperire manodopera di ogni tipo, intellettuale e manuale. C'è una richiesta che non è soddisfatta". Il direttore di Confindustria Genova, Guido Conforti, cita i numeri della banca dati di Excelsior, il sistema delle Camere di commercio, per provare a fare una prima stima, annunciando che la prossima presentazione degli indicatori congiunturali sull'economia genovese conterrà anche i dati sul mancato incontro di domanda e offerta.
    "Fra le intenzioni di assunzione dichiarate dalle imprese e le effettive assunzioni - dice - ci sono numeri diversi: ad esempio sulle professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione il gap è di 1.600 persone, sulle professioni tecniche di 3.360, artigiani, operai specializzati e agricoltori 2040, conduttori di impianti, operai di macchinari, 1740". La somma sono circa 8.700 che possono considerarsi assunzioni mancate nel 2021, per diversi motivi.
    "Non vuol dire solo che le aziende non hanno trovato le figure che cercavano, possono avere avuto diverse valutazioni nel corso dell'anno, e deciso di non assumere, ma il gap esiste" precisa ancora Conforti. Una delle strade per tentare di colmarlo è la formazione.
    "Le figure che si cercano sono essenzialmente quelle che derivano dall' istruzione terziaria tecnologica che è stata individuata da una recente legge in fase di promulgazione al Senato che stiamo monitorando - sottolinea Guido Torrielli, presidente dell'associazione rete fondazioni Its Italy -. Io rappresento 116 Istituti tecnici superiori che formano 5 mila giovani all'anno. Il Pnrr, che dovrebbe garantire 1,5 miliardi al sistema degli Its, porterà a 25 mila giovani all'anno entro il 2026". (ANSA).
   

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