Liguria

Hi-Lex conferma 22 esuberi. Rsu, irricevibili, è sciopero.

Fumata nera a Confindustria. Garibaldi (Pd) "difendere lavoro"

Lo stabilimento Hi Lex

Redazione Ansa

 I licenziamenti collettivi annunciati la settimana scorsa da Hi-Lex sono stati confermati oggi in un incontro svolto nella sede di Confindustria a Genova.
    L'azienda di componentistica per auto di Chiavari ha illustrato che a causa della crisi delle commesse sono previsti 22 esuberi su 240 lavoratori. Alla parola licenziamenti la Fiom ha abbandonato il tavolo: "Per noi anche un solo licenziamento è irricevibile, si devono trovare altri modi per fronteggiare la crisi" ha spiegato Paolo Davini, segretario Fiom Cigl Tigullio annunciando per domani un'assemblea dei lavoratori fuori dallo stabilimento e un'ora di sciopero per ogni turno.
    "Hi-Lex vuole aprire la procedura di licenziamento per 18 operai e 4 amministrativi - precisa Luigi Pinasco, segreteria Uilm Genova, che ha seguito l'incontro fino al termine - anche per noi i licenziamenti sono irricevibili e vorremmo contrattare misure conservative come ad esempio la solidarietà. Non dimentichiamo che questi lavoratori escono da due anni di cassa integrazione".
    Solidarietà ai 22 lavoratori a rischio viene espressa dal consigliere regionale Pd Luca Garibaldi che in una nota annuncia di voler sollecitare "con urgenza, insieme ai consiglieri regionali del territorio, la Regione Liguria affinché si mettano in campo tutte le iniziative necessarie per la difesa dei posti di lavoro e per il supporto al comparto dell'auto. Non si possono perdere altri posti di lavoro, è necessario trovare soluzioni alternative per non far ricadere sui lavoratori la crisi dovuta alla pandemia" conclude Garibaldi.

Il Comune di Chiavari incontra l'azienda

L'amministrazione ha incontrato nel tardo pomeriggio di oggi i vertici di Hi-Lex per capire esattamente i termini del problema occupazionale. "Abbiamo chiesto garanzie all'azienda che non si aprano ipotesi di delocalizzazione e sul punto ci è stato garantito che rimarrà a Chiavari. L'attuale situazione è dovuta alla crisi mondiale di alcuni settori della produzione ed in particolare dell'automotive". Lo riferiscono il vicesindaco facente funzioni di sindaco Silvia Stanig e il presidente del consiglio comunale, Antonio Segalerba. "È un momento indubbiamente delicato a causa delle ripercussioni che la pandemia ha avuto nel settore dell'automobile e per l'approvvigionamento delle materie prime, ma lo è ancor di più per i 22 lavoratori che si trovano ad affrontare questa situazione di incertezza durante un periodo difficile come quello che stiamo vivendo. Auspichiamo che si possa trovare un giusto dialogo con i sindacati e che vengano adottate tutte le misure necessarie per sostenere i dipendenti, anche attraverso ammortizzatori sociali e indennizzi, riducendo al minimo gli esuberi. Seguiremo attentamente gli sviluppi della vicenda con la massima attenzione verso i lavoratori e le loro famiglie, cercando di dare il nostro contributo", concludono Stanig e Segalerba
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it