Liguria

Lorena Cesarini, a Sanremo un messaggio di inclusione

"Non temo le critiche per la pelle nera". Da 'Zoro' a Zanasi

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 16 GEN - "La telefonata è arrivata il 1 gennaio: ci ho pensato zero secondi, ho fatto i salti di gioia, sono stati i migliori auguri di buon anno che potessi ricevere".
    E' ancora elettrizzata Lorena Cesarini, la giovane attrice che Amadeus ha voluto accanto a sé per la seconda serata di Sanremo, mercoledì 2 febbraio. "Sono orgogliosa, contentissima e soprattutto onorata", sorride Lorena, nata nel 1987 a Dakar da madre senegalese e papà italiano, scomparso quando lei aveva solo 12 anni. "I miei genitori si sono conosciuti a Roma nei primi anni '80. Mio padre aveva il mal d'Africa: quando vide questa donna nera, così bella, nella sua città, ne rimase folgorato. Insieme hanno deciso di farmi nascere a Dakar per darmi la possibilità di avere la doppia cittadinanza, ma a Roma sono venuta a tre mesi e qui sono rimasta". Una laurea in Storia contemporanea, esperienze di lavoro tra l'Archivio Centrale dello Stato e l'attività serale di cameriera in un pub, Lorena ha sempre sognato il cinema. Notata da un talent scout, ha sostenuto nel 2014 il provino per 'Arance e martello' di Diego Bianchi 'Zoro': "Virginia è stato il mio primo ruolo, lo porterò sempre nel cuore. Senza Diego non sarei qui a parlare di Sanremo". Poi è stata sul set per 'Il professor Cenerentolo' di Leonardo Pieraccioni, raggiungendo il successo nel 2017 con la serie Netflix 'Suburra', in cui è Isabel, la prostituta che fa innamorare il protagonista Aureliano (Alessandro Borghi).
    E ora l'Ariston: "Devo confrontarmi con gli autori, ma mi piacerebbe portare sul palco un monologo, in chiave leggera, sull'integrazione: è ancora una sfida purtroppo, lo dico a malincuore. E' sorprendente che sia una questione di cui discutere in Italia, unico Paese europeo ancora così indietro su questi temi". La sovraesposizione da festival non le fa paura: "Ho già letto diluvi di commenti e di odio sui social soltanto perché sono nera. Ma sinceramente sono pronta ad affrontare le critiche a testa alta: dovrebbe provare vergogna chi pensa e scrive certe cose invece di gioire del fatto che ci siano volti nuovi e soprattutto varietà e inclusione". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it