Liguria

Orlando, Pd discuta su 8% voto operai

Un pezzo importante lavoro operaio non si riconosce più in noi

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 27 NOV - Il Pd "ha il 37% di elettori tra i pensionati, il 25% tra dirigenti e professionisti e il 19,6% tra i lavoratori autonomi, quello che una volta si definiva il ceto medio. Il 14% tra i disoccupati e l'8,2% il voto operaio. Credo che, dopo un'analisi di questo genere, sarebbe opportuno che si convocasse un organismo del nostro partito per discuterne". Lo ha detto il ministro del Lavoro Andrea Orlando stasera durante la convention del Pd a Genova.
    "Credo che la vocazione maggioritaria possa riconquistare quei voti - ha detto -. Lo dico perché noi, in questa regione, abbiamo misurato esattamente questa frattura, la frattura tra ceto medio e mondo operaio. E' cominciata attorno al 2010 l'abbiamo letto benissimo durante le elezioni del 2013. La grande esplosione del M5s è stata anche questo - ha sottolineato -. Se vogliamo ricostruire una coesione sociale e vogliamo esserne perno dobbiamo porci questo grande problema perché c'è un pezzo importante del lavoro operaio, della fatica, che non si riconosce più nelle forze del centrosinistra e del Pd. Non c'è un problema ideologico, non è che basta tirar fuori vecchie bandiere - ha concluso -. C'è il problema di farsi carico di nuove esigenze e nuovi bisogni e di una rabbia profonda dovuta alla svalutazione del lavoro e alla crescita delle diseguaglianze. Questa - ha detto -sarà la condizione essenziale per riconquistare una vocazione maggioritaria del nostro partito". (ANSA).
   

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