Liguria

Rifiuti: Liguria peggiore in Nord Italia per differenziata

Ma 30 comuni sono rifiuti free. Legambiente,servono biodigestori

Rifiuti: cassonetti per la differenziata

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 10 NOV - "I dati regionali sulla percentuale di raccolta differenziata in Liguria vedono la nostra regione sostanzialmente ferma fra il 2019 e il 2020, anche se molti comuni si stanno impegnando per migliorare o consolidare i risultati ottenuti in questi anni e noi oggi premiamo quelli "rifiuti free" che hanno raggiunto e superato il 65% di raccolta differenziata e sono sotto i 75 kg di indifferenziato prodotto per abitante all'anno" dice Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria in occasione della prima giornata dell'Ecoforum Liguria al Genova Blue district. Sono 30 comuni, in larga parte concentrati nella provincia di Savona (21), 5 a Spezia, 3 nella città metropolitana di Genova e 1 in provincia di Imperia. Qualcosa si muove, anche se i dati complessivi hanno confermato che la Regione Liguria resta la peggiore in Nord Italia per la differenziata, con il 53,5% nel 2020.
    Tornando ai Comuni virtuosi, quelli che superano il 65% di differenziata sono 134 su 235. 40 comuni si trovano al di sotto del 40% di raccolta differenziata e 25 sono nell'imperiese, 19 nel genovese e 4 nel savonese, per un totale di 663 mila liguri.
    E' compresa la città di Genova che si ferma al 35,4%. Per cambiare la situazione la ricetta di Legambiente passa dagli impianti di biodigestione, a partire appunto da Genova. "Un modello virtuoso di gestione dei rifiuti e di economia circolare in Liguria si deve basare su pochi ma significativi passi - ha detto Giorgio Zampetti, direttore Legambiente nazionale - Una raccolta differenziata spinta e di qualità, basata su un sistema porta a porta, a partire dalla città di Genova. Applicare il principio "chi inquina paga" attraverso la tariffazione puntuale su tutto il territorio regionale, che possa premiare anche la 'prevenzione' dei rifiuti. Infine servono gli impianti di riciclo e recupero di materia, per chiudere il ciclo dei rifiuti nel territorio regionale rendendo autonoma ogni provincia a partire da quelli di biodigestione anaerobica e compostaggio per il trattamento dell'organico e la produzione di biometano e compost di qualità". (ANSA).
   

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