(ANSA) - GENOVA, 20 SET - E' stato un agosto record per
Flying Angels Foundation, onlus di Genova specializzata nel
trasferimento aereo di bambine e bambini gravemente malati che
necessitano di cure salvavita non disponibili nei loro paesi di
origine. In un mese, spiega in una nota, sono stati 19 i bambini
bisognosi di delicate cure specialistiche, provenienti da
Senegal, Uganda e Kurdistan, per i quali Flying Angels ha
acquistato i biglietti aerei su voli di linea necessari a
raggiungere rapidamente le strutture ospedaliere in grado di
salvarli, in Italia e in India. Dal piccolo Yousif, bimbo curdo
di soli 8 mesi, al settenne ugandese Ashavin, tutti sono affetti
da gravi patologie cardiache che non possono essere curate nei
loro paesi. In molti casi, considerate le loro condizioni
critiche, Flying Angels ha garantito la presenza a bordo di
attrezzature mediche e personale sanitario per assistere i
piccoli in volo e, per la prima volta, perfino con
l'allestimento di una sala medica presso l'aeroporto
internazionale Madrid-Barajas, per garantire continuità di
ossigeno a un bimbo affetto da una grave cardiopatia anche
durante lo scalo di 4 ore tra un volo e l'altro.
Dall'inizio del 2021 Flying Angels ha aiutato 175 bambini,
contro i 68 di tutto il 2020, anno segnato in tutto il mondo
dall'emergenza Covid e dai lockdown.
"Tantissime altre richieste continuano a pervenire da ogni parte
del mondo: Africa, Sud America, Europa Orientale in primis -
spiega Riccardo Rossano, segretario generale di Flying Angels
Foundation -. I 19 bambini che abbiamo fatto volare nel solo
mese di agosto, tradizionalmente più tranquillo, ci suggeriscono
che l'onda lunga di richieste, rimaste senza risposta nel 2020,
stia prepotentemente arrivando". L'associazione lancia così la
campagna 'Back to School' offrendo quattro prodotti solidali
legati al tema del rientro a scuola e al lavoro, quaderni e
matite, in cambio di una donazione al 'Fondo Voli Sospesi' di
Flying Angels. (ANSA).
Sanità: Flying Angels, agosto record con trasporto 19 bimbi
Da tre Paesi verso ospedali pediatrici in grado di salvarli